EMPIO
Cronaca

Ora riscopriamo i Navigli anche nelle tesi

Empio

Malara*

La sana e positiva emozione di vedere l’acqua corrente nel Naviglio in città proietta la persona in una dimensione urbana gioiosa. Spezzando la fitta trama degli edifici i Navigli lasciano intravedere ampie prospettive, suscitano nel passante una inconsapevole creatività, antidoto al grigio pragmatismo della vita giornaliera. Proprio per questo le rive dei Navigli sono molto frequentate anche se l’osservatore dei paesaggi ignora il deposito di fatiche e di lucide pratiche idrauliche elaborate da una pluralità di soggetti nel corso di più secoli per dare a Milano più di un fiume artificiale. Conoscere i Navigli è stato l’asse portante delle azioni svolte dall’Associazione Amici dei Navigli a partire dal 198586 attraverso mostre, pubblicazioni, manifestazioni, convegni, viaggi e anche premiazioni. Molti studenti delle università milanesi, del Politecnico, della Statale e dello Iulm, hanno frequentato le sedi dell’Associazione consultando documenti, stampe, filmati per redigere le loro tesi di laurea sui Navigli. Negli anni tra il 2000 e il 2008, ben 120 tesi di Laurea sono state redatte sui Navigli, premiate dalla Fondazione Cariplo e dall’Associazione Amici dei Navigli con una medaglia e un attestato di riconoscimento. Mettere i Navigli al centro del proprio corso di studi significa riconoscere l’importanza dei corsi d’acqua artificiali, percepire la sorpresa della feconda correlazione tra i Navigli e la città, riscoprire le radici della forma circolare di Milano da rigenerare per dare alle nuove generazioni una città più salubre, per appagare un desiderio intenso coltivato da tanti studenti, oltre che da molti cittadini, con gioia.

* Presidente AssociazioneAmici dei Navigli