Un mix fra regole, tecnologia e prevenzione per salvare i pedoni, i più a rischio sulla strada. Se Milano si interroga sulle 11 vittime da gennaio, l’hinterland fa rete e condivide buone pratiche per accorciare la scia di sangue. Vimodrone ha ospitato il primo tavolo allargato, in questa chiave, a 48 Comuni fra Martesana e resto della Provincia. Al confronto ha partecipato anche Enrico Bonizzoli, consulente del ministero: "Il Codice ha 31 anni, ma gli errori al volante sono sempre gli stessi", il primo passo per cancellarli è "analizzare il contesto e stendere una mappa dei punti a rischio sul territorio". La segnaletica gioca un ruolo fondamentale, "è uno degli aspetti sui quali abbiamo investito per evitare lutti - ricorda il sindaco Dario Veneroni -; il nostro piano per invertire la rotta, cominciato 10 anni fa, ha dato i suoi frutti e li abbiamo presentati a tutti i comandi ospiti: incidenti tagliati del 50%, numeri alla mano. L’anno scorso, per fortuna, neanche un mortale". Ma non ci sono solo i led che aiutano chi attraversa a piedi di sera sulla Padana o in centro, alla base di tutto c’è un’importante attività didattica, "nelle scuole sin dalla più tenera età". E poi i controlli, "aumentati per invitare gli automobilisti a non spingere sull’acceleratore". L’insieme dei provvedimenti "ha portato al risultato che condividiamo con i colleghi", dice il comandante pensionando Gianni Pagliarini. I dati raccontano la nuova missione: 112 interventi del vigile di quartiere, 600 ore dedicate alla visione delle immagini delle telecamere, a caccia di trasgressori. E poi c’è la zona 30 nel salotto cittadino, "far circolare le soluzioni migliori aiuta tutti", aggiunge Bonizzoli. Per questo il piano di sicurezza allargato è così importante.
Barbara Calderola