
I destinatari dei verbali sono quasi tutti residenti nel Sud Milano e nel Pavese
Opera (Milano), 9 dicembre 2020 - Pronti class action e ricorsi cumulativi contro le multe dei tutor della Valtidone. A oggi sarebbero 20mila i verbali elevati ai trasgressori, quasi tutti residenti nel Sud Milano e nel Pavese. La vicenda ruota sulla mancata comunicazione da parte di Città Metropolitana dell’accensione nelle ore diurne dei tutor installati sul tratto operese della ex Ss 412.
L’unica comunicazione arrivata era relativa a un’accensione dalle 22 alle 5 del mattino. Comunicazione che è stata diffusa sui canali sociali dei Comuni della zona, come quelli di Opera e Locate. Comuni che, dopo le prime contravvenzioni elevate in orario diurno, si sono affrettati a precisare che non erano stati avvisati da Città Metropolitana.
Ma quello della mancata comunicazione è solo uno dei problemi al centro delle proteste. Nel mirino ci sono anche la mancanza di illuminazione e segnaletica. Il consigliere comunale di Opera Pino Pozzoli (lista All’Opera ed esponente di FdI) aveva da subito chiesto spiegazioni mai arrivate e ieri ha annunciato che è pronto un ricorso cumulativo.
«In seguito alle denunce effettuate nei mesi da Fratelli d’Italia sulle anomalie dei tutor posizionati sulla Valtidone su territorio operese, a partire dalle comunicazioni di Città Metropolitana, Comune di Locate e Polizia locale di Opera, sul funzionamento diurno dei dispositivi di rilevamento velocità, moltissime sono state le segnalazioni di automobilisti vessati da sanzioni pecuniarie e decurtazione punti della patente. Tutor non segnalati debitamente e privi di adeguata illuminazione – spiega Pozzoli – Una vera e propria trappola su una strada extraurbana a doppia corsia cui è stata oltretutto ridotta la velocità consentita da 90 a 70 km/h contestualmente all’installazione dei dispositivi contestati. Tutor e Autovelox – prosegue Pozzoli – sono generalmente disposti dagli enti per prevenire guide irresponsabili e garantire la sicurezza. Questi dispositivi, per come sono stati furbescamente impiantati, hanno l’unico scopo di fare cassa. A oggi Città Metropolitana non ha ritenuto di far sapere che i tutor siano attivi h24. Come partito ci offriamo di preparare un ricorso cumulativo e di discuterlo innanzi al giudice di pace grazie al sostegno pro bono dell’avvocato Chiara Valcepina".
Chi ha ricevuto il verbale dal 21 novembre potrà aderire all’iniziativa. Chiunque abbia ricevuto il verbale precedentemente, potrà contare su supporto e documentazione per rivolgersi al prefetto. Per aderire, scrivere a fratelli.italia.opera@gmail.com oppure contattare la pagina Facebook di All’Opera con Alberto Pino Pozzoli. Ma in campo stanno scendendo anche ssociazioni di consumatori pronte a valutare il ricorso.