Cospito, presidio degli anarchici davanti al carcere di Opera: "41 bis è Tortura di Stato"

I manifestanti arrivano da tutto il Nord Italia e dalla Svizzera. Esposti due striscioni

Opera (Milano) - Da 150 a 300 in meno di un'ora. E' cresciuto così il numero dei partecipanti al presidio per Alfredo Cospito davanti all'ingresso del carcere di Opera. Tra loro anche esponenti dell'area anarchica provenienti da altre province della Lombardia (Como, Lecco e Varese), da Torino, da Genova e dalla Svizzera, da Trento, Bologna e una rappresentanza del sindacato di base Si Cobas. L'iniziativa, non preavvisata alla Questura e rilanciata dal tam tam sui social e sui siti d'area, è monitorata da polizia e carabinieri. "A fianco di Alfredo, a fianco di chi lotta" e "41 bis = Tortura di Stato" i testi dei due striscioni appesi agli alberi.

Diverse decine di manifestanti hanno abbandonato la zona del presidio e si sono addentrati nei campi per avvicinarsi all'area del carcere in cui si trova anche il reparto riservato ai detenuti al 41 bis, restando comunque a più di cento metri dal perimetro della casa di reclusione. Gli anarchici hanno anche acceso fumogeni e intonato cori a sostegno dei reclusi. Monetine e un gavettone sono stati lanciati contro i giornalisti.

Gli anarchici si avvicinano al carcere di Opera attraverso i campi
Gli anarchici si avvicinano al carcere di Opera attraverso i campi

Momenti di tensione attorno alle 16: dopo aver attraversato i campi, un gruppo di manifestanti si è avvicinato alla recinzione esterna che gira attorno al muro di cinta della casa di reclusione, sul lato ovest del complesso carcerario. Gli agenti del Reparto mobile si sono subito avvicinati al punto in cui si sono radunati gli anarchici, che hanno lanciato pietre e un paio di petardi contro le forze dell'ordine che si trovavano nello spazio intermedio e inveito scuotendo la recinzione. Poi i manifestanti sono pian piano tornati verso i campi. La manifestazione si è conclusa verso le 18, dopo circa tre ore.. Mentre tramontava il sole sull'istituto penitenziario, un gruppo di manifestanti ha esploso dei fuochi d'artificio nel prato davanti alla struttura, gridando ''fuori tutti dalle galere dentro nessuno solo macerie''. 

 

Cospito è stato trasferito lunedì pomeriggio nella casa di reclusione alle porte di Milano: si trova in regime di 41 bis ed è in sciopero della fame da ormai 108 giorni.

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