
La settantacinquenne Stefanina Piera Riva viveva in via Wildt, in zona Casoretto
Milano – “Le prime risultanze investigative hanno in sostanza evidenziato come la persona offesa Stefanina Piera Riva fosse da tempo vittima di una condotta vessatoria e prevaricatrice da parte del figlio che può sicuramente definirsi maltrattante”. L’indagine sull’omicidio della pensionata di 75 anni, secondo l’accusa picchiata e soffocata dal figlio Pietro Federico Crotti la sera dello scorso 12 gennaio (anche se se n’è avuta notizia soltanto ieri), ricostruisce gli ultimi mesi di vita dell’anziana, caratterizzati dalle continue angherie del quarantasettenne arrestato due giorni fa dalla polizia. A testimoniarlo ci sono gli interventi delle forze dell’ordine nel palazzo di via Wildt 4, in zona Casoretto, dove l’uomo era tornato a vivere dopo la scomparsa del padre, stroncato da un cancro l’estate scorsa.
Il primo è datato 27 luglio 2024: una vicina di casa chiama il 112 perché ha sentito una donna chiedere aiuto; quando gli agenti arrivano sul posto, la signora Riva si affaccia alla finestra del suo appartamento “per porre fine al litigio col figlio”. Passano due mesi, e la storia si ripete: stavolta è Stefanina a telefonare alle forze dell’ordine dopo una discussione con Crotti, che l’ha spintonata più volte. Negli stessi giorni, il portinaio dello stabile entra nell’abitazione e trova la settantacinquenne molto agitata: il figlio lo manda via in malo modo, invitandolo a “farsi i fatti suoi”. Perché quel rapporto così turbolento? Stando a quanto ricostruito, la tensione era generata in parte dal modo di vivere di Crotti, che faceva abitualmente uso di cocaina, in parte dall’ossessione per i soldi della mamma.
“Sospetta – si legge nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Fiammetta Modica su richiesta della Procura – appare anche la circostanza che la Riva volesse celare al figlio l’entità dei suoi risparmi e avesse indicato quale beneficiaria della polizza la nipote, per poi modificarne l’intestazione a favore del Crotti, verosimilmente a fronte delle pressioni ricevute”. E ancora: “Sospetta appare anche la decisione di riscattare la polizza per ottenere la liquidità, senza un’apparente ragione, pochi giorni prima della fotografia – datata 28 novembre 2024 – con la quale il Crotti si precostituiva le prove dell’abuso di psicofarmaci da parte della madre nel caso del suo decesso”.
Sì, perché, secondo gli accertamenti della Questura, l’uomo avrebbe fatto di tutto per spingere gli inquirenti a pensare a un incidente, come accreditato nella telefonata al 112 delle 2.51 del 13: “È caduta dalla sedia... l’ho trovata morta adesso, sto andando in bagno”. Prima di allertare i soccorsi, ben sapendo che sarebbero stati inutili, Crotti ha girato una serie di video macabri per riprendere il corpo della madre sul pavimento: “L’ho trovata adesso in queste condizioni... e sono circa le sei della mattina, dove io mi alzo a lavorare... aveva già acceso la tv, era pronta per andare a dormire”, il filmato datato 0.32 e 8 secondi. E poi ci sono le foto di quattro minuti dopo che mostrano le boccette di benzodiazepine in un cassetto, ad attestare nell’idea del quarantasettenne la dipendenza della madre dagli psicofarmaci e la conseguente scarsa lucidità.
Una tesi che proverà a inculcare nella testa di una parente (“È fondamentale che tu dica che continuava a cadere per strada”), che gli risponderà in malo modo: “Federico, io questo lo dico perché lo so! Non è necessario che tu continui a dirmelo, sembra che mi vuoi convincere! Io la so questa cosa. Punto”.
L’autopsia ha raccontato altro, evidenziando i segni di “reiterate percosse”, la “frattura delle coste e altri segni di lesività esterna sul volto, sul tronco e sugli arti”. Sarà lo stesso Crotti, convinto di non essere intercettato, a confessare le sue responsabilità a un conoscente: “Come un cretino con la cintura... coso... io invece solo un coso in bocca e sai quello della farmacia e cosa e ma non mollava... perché ho sbagliato a farlo... quando abbiamo mangiato, l’ho ammazzata, non so perché... Ho ammazzato mia madre, mio padre morto e ho ammazzato la madre, ma non per via dei soldi... perché mi stava sui c.”.