MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Omicidio di Jhonny Sulejmanovic. Preso l’ultimo uomo del commando

Catturato in Spagna Dajgor Ahmetovic, è accusato di aver sparato al 18enne in via Varsavia un anno fa

I rilievi della Polizia Scientifica in via Varsavia accanto all’Ortomercato dopo l’omicidio con assalto notturno di sei persone

I rilievi della Polizia Scientifica in via Varsavia accanto all’Ortomercato dopo l’omicidio con assalto notturno di sei persone

di Marianna Vazzana

Era l’ultimo uomo del commando a mancare all’appello. Ora non più: Dajgor Ahmetovic, 28 anni, ritenuto essere l’esecutore materiale dell’omicidio di Jhonny Sulejmanovic, è stato catturato in Spagna domenica pomeriggio dalla polizia durante un controllo ad Alcobendas, a 15 chilometri di Madrid. Su di lui pendeva un mandato d’arresto europeo ed era l’ultimo dei latitanti ricercati per l’assassinio del diciottenne bosniaco, vittima di un assalto mentre dormiva in un furgone in via Varsavia, accanto all’Ortomercato, la notte tra il 25 e il 26 aprile del 2024. Le indagini della Squadra Mobile guidata dal dirigente Alfonso Iadevaia e dal funzionario Domenico Balsamo, coordinate dalla procuratrice aggiunta Bruna Albertini e dal pm Pasquale Addesso, hanno ricostruito che il gruppo composto da 6 persone arrivò quella notte a tutta velocità a bordo di un’auto di colore nero e puntò il furgone Ducato dove Sulejmanovic dormiva con la moglie coetanea Samantha: vetri spaccati con una mazza di ferro, poi gli spari per uccidere, almeno tre – con grilletto premuto da Ahmetovic – e la fuga, coperta da altri proiettili esplosi in aria per spaventare i parenti di Jhonny, intervenuti per proteggerlo. Nelle scorse settimane era stato arrestato in Francia il penultimo latitante, il ventiduenne Vittorio Hadzovic (colui che avrebbe rotto i vetri con la mazza), consegnato alla Mobile venerdì 4 aprile. E non è escluso che Ahmetovic sia fuggito in Spagna dopo l’arresto del complice.

Si aprirà ora la procedura per l’estradizione di Ahmetovic in Italia, dove è già stata fissata per il 20 maggio la prima udienza del processo con rito ordinario, in cui il 28enne è imputato insieme ad Hadzovic. Gli altri quattro componenti del gruppo sono stati già condannati a gennaio per l’omicidio di Jhonny Sulejmanovic, al termine del processo con rito abbreviato: il gup Roberto Crepaldi ha condannato a 18 anni Roberto Ahmetovic, il cognato Jagovar e Rubino Sulejmanovic, mentre il sessantaquattrenne kosovaro Qemajl Gjigolli, che guidava la macchina, ha ricevuto una pena di 10 anni.