Il litigio furibondo in auto, poi le coltellate. Il commesso Roberto ucciso dalla moglie

Via Amantea, la donna è scappata a piedi dopo il raid omicida: arrestata dai carabinieri. Il marito di 54 anni è morto in ospedale

Gli investigatori sul luogo dell’accoltellamento

Gli investigatori sul luogo dell’accoltellamento

Milano - Il litigio è andato avanti per parecchi minuti, all’interno della Seat Marbella verde. Alcuni testimoni hanno visto discutere Roberto Iannello e la moglie già in via delle Forze Armate, ben prima che l’utilitaria si fermasse al centro della strada in via Amantea angolo via Quinto Romano, nel cuore di Baggio. E con ogni probabilità non era certo la prima volta che i due discutevano in maniera animata, anche perché sembra che la coppia stesse attraversando un periodo molto difficile. Ieri pomeriggio, però, l’ennesimo faccia a faccia è finito con l’omicidio del cinquantaquattrenne commesso in un punto vendita Carrefour, accoltellato per quattro volte, compresi i due fendenti letali alla gola. La donna, scappata subito dopo l’aggressione, è stata rintracciata a un chilometro di distanza, in via Cividale del Friuli: aveva un’evidente ferita alla mano e gli abiti sporchi di sangue. Accompagnata prima al Fatebenefratelli per essere medicata e poi in caserma per essere sentita dai carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia Magenta, in serata è stata portata in Procura dal pm di turno Francesca Gentilini: è in stato di arresto con l’accusa di omicidio aggravato. La donna domenica mattina si è avvalsa della facoltà di non rispondere davanti al pm.

 

Una prima ricostruzione, messa insieme dai militari anche grazie alle testimonianze delle persone che hanno assistito alle varie sequenze, parla di una discussione prolungata, con Iannello al volante della Marbella e la moglie di tre anni più giovane seduta sul lato passeggero: c’è chi ha sentito suonare il clacson più volte e chi ha parlato di manovre azzardate dettate proprio dalla concitazione nell’abitacolo dell’utilitaria. In via Amantea, attorno alle 14.10, l’auto si è fermata. Secondo una dinamica ancora da confermare, sarebbe stato il cinquantacinquenne a impugnare per primo un coltello da cucina, per minacciare o colpire la moglie. Lei avrebbe avuto una reazione veemente e sarebbe riuscita in qualche modo a impossessarsi della lama (forse in quella fase si è procurata il taglio alla mano), per poi colpire più volte il marito. La donna è uscita dalla Marbella e si è allontanata di corsa, sotto lo sguardo atterrito di alcuni residenti richiamati dalle urla della coppia. Il marito avrebbe pure provato a inseguirla, ma dopo pochi metri gli sono mancate le forze ed è stramazzato sull’asfalto, in una pozza di sangue. La chiamata immediata al 112 e l’arrivo altrettanto tempestivo dei sanitari non sono stati sufficienti a salvargli la vita: trasportato al San Carlo, Iannello è deceduto poco dopo l’arrivo in pronto soccorso. Nel frattempo , sono scattate le ricerche dei carabinieri del Radiomobile, della Magenta e della stazione San Cristoforo: la cinquantaduenne è stata intercettata e bloccata in via Cividale del Friuli, a due passi dal parco delle Cave. A investigatori e inquirenti dovrà ora spiegare cosa l’abbia spinta a uccidere il marito, con il quale sembra che i rapporti si fossero deteriorati da tempo. Con ogni probabilità, quella di ieri pomeriggio non è stata che l’ultima e la più drammatica di una serie di discussioni che andavano avanti da un pezzo e che avevano pesantemente incrinato il legame tra i due. Davanti al pm Gentilini, la donna si è avvalsa della facoltà di non rispondere.  

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