NICOLA PALMA
Cronaca

Uccisa a coltellate nel suo negozio: è caccia a un dipendente in fuga / FOTO E VIDEO

La lite in pieno giorno, poi i fendenti mortali. Le indagini della polizia

Indagini della polizia dopo l'accoltellamento

Milano, 15 dicembre 2017 - La lite furibonda. Poi il raptus improvviso. Le coltellate al torace e all’addome. Letali. Suicha Yu, 41 anni festeggiati soltanto l’8 dicembre scorso, era ancora viva quando è stata caricata in ambulanza dai sanitari del 118, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare: in arresto cardiocircolatorio, la donna è morta al pronto soccorso dell’ospedale Niguarda alle 16.30 di ieri. Sul posto sono immediatamente arrivati anche gli agenti delle Volanti e della Squadra mobile per avviare le indagini sull’omicidio. 

Tutto è avvenuto all’interno del negozio di generi alimentari «Asia Food Market» all’angolo tra via Messina e via Procaccini, a due passi dal cimitero Monumentale: poco dopo le 14, la vittima, titolare dell’esercizio commerciale in zona Chinatown, è stata aggredita tra gli scaffali da un uomo, che l’ha colpita più volte prima di scomparire nel nulla. Escluso sin dai primi minuti il tentativo di rapina finito male, la pista battuta dagli investigatori, coordinati dal dirigente Lorenzo Bucossi e dal funzionario Achille Perone, porta a una persona assunta poco tempo fa in negozio. Da quanto si è saputo, l’esercizio commerciale non è dotato di un impianto interno di videosorveglianza, ma la fuga del killer potrebbe essere stata filmata dagli occhi elettronici che monitorano l’area di via Messina e dintorni, fino all’incrocio con la frequentatissima via Paolo Sarpi. È molto probabile che qualcuno abbia visto l’uomo che scappava: proprio di fronte al minimarket c’è un bar tabaccheria molto affollato a quell’ora, in pieno giorno; e anche lungo la possibile via di fuga ci sono altri esercizi commerciali e un albergo. Alcune persone, tutte di origine cinese, sono state sentite dagli uomini della Squadra mobile subito dopo il fatto per avere informazioni su Suicha Yu e soprattutto sul suo aggressore, probabilmente connazionale della vittima. 

Escluso l’accoltellamento per una rapina finita nel peggiore dei modi, resta adesso da capire il movente del violentissimo raid, che, prendendo per buona l’ipotesi del dipendente appena assunto, dovrebbe essere legato alla situazione lavorativa dei due: magari un contrasto maturato all’interno dell’esercizio commerciale piuttosto che una questione di denaro rimasta in sospeso. Gli investigatori sono già sulle sue tracce. E la cattura potrebbe essere soltanto questione di ore.