RICCARDO RICCARDI
Cronaca

Oltre i soliti luoghi comuni, ritroviamo il rispetto per la nostra Italia

L'Italia reagisce con ottimismo alla dittatura del pessimismo europeo, pur tra critiche e sfide esterne. La cultura secolare e l'ottimismo illuminista contrastano con la visione negativa.

È giusto sottostare alla dittatura del pessimismo? Autorevoli commentatori sembrano poco sereni sul futuro europeo. Che avrebbe imboccato il viale del tramonto. Impotente di fronte alla forte avanzata asiatica (Cina ed India), alla volontà imperiale russa di conquista, alla polveriera del Medioriente. Dove, in un virtuale ossimoro, convivono ricchezze stratosferiche, fame e povertà, religioni musulmane divise in lotte di potere con un estremismo violento e distruttivo. Nel segno divino.

Come reagisce l’Italia in questo quadro fosco? Pur tra i Paesi fondatori, lo Stivale ha contato poco nei tavoli di Bruxelles. Superata la dolorosa piaga della sconfitta siamo stati marchiati a fuoco per la nostra presunta inaffidabilità sotto la bandiera stemmata da mafia e spaghetti. Nella vivacità economica (che convive con uno stratosferico debito frenante, comunque compatibile) di tanti della provincia siamo stati nani impotenti di fronte alle scorrerie predatorie estere soprattutto francesi. Cugini nobili con sguardo di compiacenza sul Bel Paese. Plebeo. Eppure l’Italia, che ancora sconta la farraginosità di una burocrazia con l’orologio fermo alla unificazione, ha una carica di ottimismo, quasi illuminista nell’ambito di una cultura secolare in antitesi a quella, pur cristiana, calvinista.

Passati tanti anni è, ahimè, attuale la citazione di Luigi Einaudi, già presidente della Repubblica grande economista che riordinò il bilancio dello Stato scassato dalla guerra, "migliaia, milioni di individui, producono e risparmiano nonostante tutto quello che noi possiamo inventare per molestarli, incepparli, scoraggiarli". Nella provincia, che lavora e produce con grande ottimismo, abbiamo sentito da un piccolo imprenditore "serve il rispetto del luogo dove ci troviamo". Dobbiamo avere riguardo della nostra Italia per impedire che altri pronuncino frasi fatte, ridicole, insultanti e false.