Olimpiadi 2026: Rho batte Torino, ospiterà le gare di pattinaggio di velocità

Domani a Losanna la presentazione dell’impianto, nel corso dell’esecutivo del Cio. La struttura verrà realizzata nei padiglioni della Fiera

Una gara di pattinaggio di velocità (Archivio)

Una gara di pattinaggio di velocità (Archivio)

Rho la spunta all’ultimo sprint. Dovrebbe essere stato sciolto il dubbio sulla località che ospiterà le gare di pattinaggio di velocità alle Olimpiadi 2026 organizzate in coppia da Milano e Cortina. La sfida fra Rho, ipotesi caldeggiata dal sindaco Giuseppe Sala, e Torino, opzione prediletta dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che avrebbe voluto “riciclare” (si fa per dire, visto che il restyling sarebbe costato più della nuova edificazione a Rho) la struttura realizzata per l’appuntamento a cinque cerchi del 2006, dovrebbe essere stata vinta dalla prima.

La presentazione

Il progetto dell'impianto alla Fiera di Rho che molto probabilmente ospiterà le gare di pattinaggio di velocità su ghiaccio, infatti, sarà presentato domani mattina, mercoledì 29 marzo, a Losanna nel corso della seconda giornata dell'Esecutivo del Comitato Olimpico Internazionale, il Cio. Lo apprende l'Agi da fonti dello sport italiano che, nella città olimpica svizzera, sarà presente anche con il presidente del Coni, nonché membro Cio e presidente della Fondazione Milano Cortina 2026, Giovanni Malagò.

Dal Trentino all’hinterland milanese

Dopo la rinuncia da parte del Trentino che ha abbandonato di portare a termine il costoso progetto di rifacimento della pista di Baselga di Pinè quindi, è stata individuata la nuova sede: la pista verrà realizzata in uno dei padiglioni già esistenti della Fiera Milano-Rho. Uno spazio sufficientemente grande per accogliere l’anello e gli spalti: il costo del progetto, secondo alcune indiscrezioni riportate nei giorni scorsi da Il Giorno, ammonterebbe a 15 milioni di euro. 

Rho, quindi, avrebbe superato Torino, nonostante il tifo “piemontese” del milanese Matteo Salvini, che aveva spinto per la soluzione del riutilizzo del vecchio impianto del 2006, anche per portare sotto la Mole un pezzettino di Olimpiadi, dopo il No del precedente consiglio comunale (gestione Appendino) a una partecipazione torinese all’appuntamento del 2026.

Nel pomeriggio di domani il Cio si occuperà anche delle Olimpiadi invernali del 2030 che, stando alla consuetudine del settennato precedete l'evento, dovrebbero essere assegnate nel corso della Sessione del 2023 ma è molto possibile una deroga al 2024.

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