Olimpiadi 2026 Lavori entro l’anno

In Comune l’aggiornamento sui contenziosi legali. Riva: "Palasharp commissariabile, PalaItalia no"

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Partiranno entro l’anno i lavori per il PalaItalia a Santa Giulia e nel sito dell’ex Palasharp in vista delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. "Sappiamo che si sta aspettando la determinazione di aggiudicazione dalla centrale unica appalti per poter iniziare i cantieri al più presto, possibilmente entro l’autunno". È emerso ieri durante la commissione ad hoc a Palazzo Marino, riunitasi per un aggiornamento sullo stato del contenzioso legale relativo alle due strutture. Nel caso in cui le vicende giudiziarie andassero male per il Comune, l’assessore allo Sport Martina Riva spiega che i due impianti potrebbero avere destini diversi. "Per l’impianto in area Palasharp c’è un partnerariato pubblico-privato, mentre il PalaItalia viene addirittura seguito da assessorato all’Urbanistica", osserva Riva. Quindi "anche nel caso in cui andasse male per il Palasharp, la Spa Infrastutture legata al governo potrebbe intervenire e commissariare l’opera". Questo invece "non può succedere sul PalaItalia, perché si tratta di un’opera privata". Il caso Palasharp sembrava essersi risolto nelle scorse settimane, quando Ticketone e Mca Events, le società proponenti del progetto del nuovo impianto, avevano deciso di esercitare il diritto di prelazione e aggiudicarsi il bando per la realizzazione della Milano Hockey Arena, bando che in una prima fase aveva visto in vantaggio Forumnet, la società del gruppo Cabassi proprietaria del Forum di Assago. Un altro stop era arrivato lo scorso 5 aprile, quando l’Istituto Suore della Riparazione di via Carlo Salerio, poco distante dall’ex palazzetto di via Sant’Elia, ha notificato al Comune un atto di citazione al Tribunale di Milano in cui avanza due richieste ai giudici: far demolire i resti dell’ex Palasharp e, in via subordinata, inibire al Comune l’esecuzione del progetto.

La prima udienza della causa civile è fissata il prossimo 4 ottobre. Per il PalaItalia, invece, ci sono due ricorsi al Tar presentati da Forumnet e da Immobiliare Ametista per chiedere l’annullamento degli atti di Comune e Regione aventi ad oggetto l’atto integrativo dell’accordo di programma Montecity-Rogoredo. Se il Tar darà ragione al Comune, i lavori per il nuovo impianto multifunzionale potranno partire, visto che le bonifiche dei terreni sono in fase conclusiva. Nelle settimane scorse era stata firmata la convenzione urbanistica per la Variante al Piano Integrato di Intervento del quartiere Santa Giulia, che ha come sottoscrittori il Comune, il Gruppo Risanamento ed Esselunga. Il documento è propedeutico all’avvio dei lavori per l’Arena. M.V.

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