Olimpiadi 2026, accordo raggiunto: quarta corsia per la tangenziale est

Strada da ampliare per agevolare l’accesso a Santa Giulia, dove è previsto il PalaItalia per l’hockey su ghiaccio

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di Massimiliano Mingoia

Lo scorso 22 novembre il viceministro alle Infrastrutture Alessandro Morelli l’aveva detto a chiare lettere durante una riunione della cabina di regia per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026: è necessaria la quarta corsia nella Tangenziale Est nel tratto dall’uscita Forlanini alla nuova uscita Mecenate-Caam, in altre parole da Linate a Corvetto. Un’ampliamento stradale pensato per agevolare l’ingresso nel quartiere di Santa Giulia, periferia sud-est della città, che, ricorsi al Tar permettendo, dovrebbe ospitare il PalaItalia, la nuova arena da 16 mila spettatori per le gare olimpiche di hockey su ghiaccio maschile.

Poco più di due mesi dopo la riunione sopracitata, ecco arrivare il via libera alla quarta corsia. A comunicarlo, con un post su Facebook, è il sindaco Giuseppe Sala: "Dopo una riunione a Roma con il ministro Giovannini è stato raggiunto l’accordo per le opere di accesso dalla Tangenziale Est, al fine di favorire un accesso efficiente e in sicurezza all’Arena e al quartiere di Santa Giulia. A breve sarà firmato il Protocollo di Intesa tra ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Comune di Milano, Regione Lombardia, società Serravalle Milano Tangenziali (che realizzerà l’opera con le proprie risorse, ndr) e Città Metropolitana. Gli interventi non peseranno sui bilanci del Comune". Il primo cittadino giudica l’accordo "un importante passo avanti per il PalaItalia".

Il ministro Enrico Giovannini, intanto, esprime soddisfazione per l’accordo raggiunto. Sulla stessa linea il già citato viceministro Morelli, leghista milanese, che si toglie subito un sassolino dalla scarpa: "Inizialmente il Comune era contrario alla realizzazione della quarta corsia della Tangenziale Est. Invece si tratta di un’opera che va realizzata comunque, anche se non ci fosse il progetto del nuovo PalaItalia. L’obiettivo è risolvere i problemi di accesso al quartiere di Santa Giulia, dove, oltre all’arena olimpica, nei prossimi anni è prevista la realizzazione di nuove abitazioni, di un centro commerciale e dove è già presente la sede di Sky".

Morelli, subito dopo, guarda all’obiettivo olimpico finale: "Dopo questo accordo sulla quarta corsia della Tangenziale Est, mi auguro che si sblocchi la situazione del PalaItalia, perché a oggi non ci sono certezze sulla realizzazione dell’impianto". Morelli non è il primo leghista milanese a guardare con un certo pessimismo l’iter per la realizzazione del nuovo impianto a Santa Giulia. Il 24 gennaio scorso anche il deputato lumbard Igor Iezzi e il capogruppo a Palazzo Marino del Carroccio Alessandro Verri hanno espresso preoccupazione per i tempi legati al PalaItalia. Il motivo principale è che ci sono ancora due ricorsi pendenti al Tar contro l’accordo tra Comune e Risanamento Spa sullo sviluppo dell’area di Santa Giulia dove è prevista localizzato il palazzetto olimpico. Certo, le bonifiche dei terreni continuano, ma se entro settembre i due contenziosi amministrativi non saranno risolti, scatterà l’allarme rosso. E si dovrà pensare a un Piano B.

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