Olimpiadi Invernali 2026, Fontana: "Lanciamo la Valtellina"

Il neogovernatore lombardo: bisogna fare gioco di squadra

Attilio Fontana

Attilio Fontana

Milano, 31 marzo 2018 - Attilio Fontana invita tutti alla «massima collaborazione» nel superiore interesse di ottenere che l’edizione 2026 delle Olimpiadi Invernali sia ospitata in Italia. Un invito, quello del presidente della Regione Lombardia, che origina dalla situazione attuale delle candidature tricolori, decisamente kafkiana.

Come già riportato, il Coni ha inviato al Cio un dossier che propone la candidatura di «Milano/Torino»: sì, scritto proprio così, con tanto di barra tra il nome delle due città. La traduzione? Milano sarebbe città capofila di un evento nel quale sarebbe coinvolta come città ospitante anche Torino. Di fatto, però, i due Comuni stanno andando avanti per la loro strada. A Milano, amministrata dal centrosinistra, e Torino, amministrata dal Movimento 5 Stelle, si aggiunge la Regione Veneto del governatore leghista Luca Zaia, che lancia la candidatura di Cortina d’Ampezzo. Il timore è che quella che oggi è una rosa di opzioni potrebbe presto diventare, in assenza di un coordinamento e di scelte definite, uno “scontro fratricida”. Nelle scorse settimane Matteo Salvini, segretario federale della Lega ora al lavoro con le altre forze del centrodestra e i pentastellati per dar forma ad un esecutivo, aveva pubblicamente lanciato l’idea di un’edizione delle Olimpiadi Invernali diffusa tra Milano e Lombardia, Torino e il Piemonte e Cortina d’Ampezzo e il Veneto: «L’evento non deve essere di una sola città».

Un piano al quale Fontana si era detto favorevole. Quella a cinque cerchi è una partita che il governatore lombardo vuole giocare fino in fondo. La nuova Giunta regionale è stata nominata soltanto giovedì e l’attività di governo entrerà nel vivo tra qualche giorno, superate le festività pasquali. Fontana, allora, parte da una convinzione: «In questa partita serve la massima collaborazione tra le città e le regioni coinvolte per evitare che alla fine il Cio scelga la candidatura di un altro Paese. Bisogna saper fare gioco di squadra e concordare le soluzioni migliori, quelle che possono rendere più forte l’opzione offerta dal nostro Coni». A questo proposito Fontana ribadisce che «la Regione Lombardia si impegnerà con la massima determinazione per quella che ritiene essere una grande occasione». «Io credo che le Olimpiadi siano un evento che la nostra regione si merita» insiste il governatore. «Oltre a Milano possiamo offrire e dobbiamo valorizzare la Valtellina – prosegue il presidente lombardo –. Ma chiederò ad un gruppo di tecnici di fare anche una ricognizione sugli impianti sportivi della Lombardia che possono eventualmente essere risistemati per l’evento». Per i primi atti formali, Fontana fa sapere che bisogna attendere: «Ora bisogna vedere come prosegue la candidatura di Milano e quali intese si possono trovare, poi incontrerò il sindaco Giuseppe Sala e a quel punto, fatto un esame della situazione, anche la Regione potrà varare gli atti eventualmente necessari e stanziare i relativi fondi». Tra i 4 sottosegretari nominati a Palazzo Lombardia c’è anche quello con delega ai «Grandi eventi sportivi», affidata all’ex canoista Antonio Rossi. Ma Fontana è intenzionato a seguire la partita a cinque cerchi in prima persona.

 

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