Odissea Milano-Mortara. Rfi: "Progetto da rivedere"

L’amministratore delegato Gentile attende però un segnale dalla Regione. I pendolari della Mimoal: "Finora solo parole e nessun passo ufficiale"

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di Francesco Pellegatta

"La linea per Abbiategrasso? Abbiamo bisogno di rivedere il progetto dell’interramento, che si è rivelato molto costoso, infattibile. La Regione, però, deve scrivere a noi e al Mit (ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ndr) per dare un input formale". Parole dell’amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana, Maurizio Gentile, pronunciate a proposito del discusso raddoppio ferroviario della Milano-Mortara durante un’audizione in commissione regionale Trasporti. Il discorso risale al 29 ottobre scorso, ma solo ora, mettendo mano alle carte, è emerso quanto dichiarato da Gentile: "Avremmo bisogno che la Regione scrivesse al Mit e a noi perché ci si chiede di fare una project review – le parole dell’ad –. Evidentemente noi dobbiamo poi inserire nella nostra pianificazione economica i costi della riprogettazione. Quello è un progetto che va rivisto. Ci vorrebbe un input formale, perché fino a quando non c’è quello noi non abbiamo proprio la possibilità di destinare ulteriori risorse alla riprogettazione. Non voglio sembrare un burocrate formale, non lo sono, però purtroppo per poter allocare nuove risorse finanziarie per riprogettare abbiamo bisogno di un imput da parte del richiedente, che in questo caso è la Regione".

Tanto è bastato ai pendolari per tornare alla carica: "Credo che sia impossibile essere più chiari di così – ha commentato, con amarezza, il presidente dell’associazione pendolare MiMoAl, Franco Aggio –. In questi anni le parole sono state tante ma non è mai stato scritto nulla per chiedere ufficialmente il raddoppio. A questo punto siamo curiosi di vedere se tra le modifiche al piano commerciale di Rfi comparirà il raddoppio che Regione Lombardia avrebbe dovuto richiedere. Noi continuiamo ad avere pazienza ma prima o poi qualcuno dovrà assumersi le proprie responsabilità". Aggio ha citato anche un altro caso: lo stanziamento di fondi per il raddoppio ferroviario tra Brescia e Ghedi, "una tratta che trasporta ottomila passeggeri al giorno invece che i nostri ventimila" e l’ulteriore messa in servizio di nuovi treni sulla Bergamo-Pioltello-Milano, "linea che vede circolare già adesso treni più moderni rispetto ai nostri".

A dimostrazione di quanto conti la volontà politica per realizzare (o meno) le opere. "Abbiamo scritto lettere a tutti i consiglieri regionali, al presidente, all’assessore Terzi e ai consigli comunali dei territori interessati. Nessuno vuol vedere questa sconvolgente verità: a chi interessano i pendolari?".

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