
Prima occupazione dell’anno al liceo classico Manzoni. Dopo due giorni dal rientro in aula gli studenti, ieri mattina, si sono impossessati del piano terra della scuola di via Orazio. Lo schema non cambia: assemblea e votazione da parte di tutti gli studenti presenti. Ad alzare la mano a favore dell’occupazione è stata la maggioranza. Al momento dell’ingresso, comunque, alcuni ragazzi avevano già il necessario per una settimana di occupazione. Gli studenti, infatti, toglieranno lo striscione "Manzoni occupato", appeso all’esterno della scuola, tra venerdì e sabato "dopo aver ripulito tutto" ha sottolineato Carlo Pavani del Collettivo politico Manzoni. È la prima, ma non sarà l’ultima. I giovani hanno già annunciato che nelle prossime settimane altre scuole seguiranno il Manzoni "così come fatto a Roma e nello scorso anno". Un vero e proprio nuovo domino di licei occupati. Al liceo si sono presentate anche le forze dell’ordine che, insieme alla preside, hanno parlato con i promotori dell’occupazione. "In trenta circa ci fermeremo a dormire. Sappiamo quanto sia buio il Covid-19 e per questo faremo tutto in sicurezza. Non mancheranno il distanziamento, il gel igienizzante e le mascherine" ha specificato Pavani. Venerdì assemblea di tutti i collettivi "che occuperanno o passeranno all’autogestione", annunciano gli studenti.
Intanto i rappresentanti di una dozzina di istituti superiori dell’alto milanese, tra Rho, Legnano e Parabiago, ieri si sono ritrovati in piazza per protestare "contro il rientro insicuro a cui il governo ci sta costringendo e contro il ricatto salute-Dad". "Visto che ci costringono alla Dad di fatto – ricordano – non avendo risposto concretamente ai bisogni degli studenti, insieme all’Unione degli Studenti (associazione studentesca nazionale che supporta la nostra protesta), chiediamo tamponi e mascherine ffp2 gratuite per la popolazione scolastica, più corse sui mezzi pubblici, screening e tracciamento, sistemi di filtraggio e purificazione dell’aria e stop classi pollaio".
Fe.De.
Si.Ba