Ercole Silva è stato il pioniere dei giardini all’inglese in Italia. Il suo lascito più importante è a Cinisello, nel parco della villa che lo stesso conte ridisegnò dopo aver ereditato la proprietà dallo zio Donato. Ieri uno dei simboli di Villa Ghirlanda Silva è stato inaugurato dopo un lungo restyling, eseguito dallo Studio Restauri Formica con il benestare della Soprintendenza. L’obelisco ha riacquistato un aspetto simile a quello originario. "Abbiamo usato un approccio scientifico. Ad esempio, abbiamo usato un manuale del Cinquecento per ricreare la cornice - ha spiegato l’architetto Nunzio Vego, progettista e direttore dei lavori -. Dalle operazioni di pulizia abbiamo ritrovato elementi dal gusto egizio, come una sfinge, che testimoniano il gusto della riscoperta dell’antico dell’Ottocento". Del resto, il rimando delle incisioni era proprio alle scoperte della campagna di Napoleone in Egitto e anche all’esoterismo, soprattutto dopo il viaggio in Inghilterra del conte in cui aveva visto i giardini di Alexander Pope.
"L’obelisco doveva essere un punto strategico visibile da tutto il giardino e dalla villa - ha ricordato il sindaco Giacomo Ghilardi -. Per questo, l’obiettivo del restauro non era solo la pulizia ma anche il cannocchiale prospettico". Sono state ripristinate le caratteristiche tipiche, intervenendo sul basamento del piedistallo e sul pyramidion, la parte sommitale dove, dalle descrizioni storiche, è emerso che fosse posizionata una sfera, oggi sostituita al posto del vecchio perno in ferro parafulmine. "Siamo in un giardino importante, tutelato come bene monumentale insieme alla villa. E siamo davanti a uno dei manufatti più importanti dell’epoca" - ha sottolineato Laura Sabrina Pelissetti di Regis -. La.La.