MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Nuovo stadio, c'è l’offerta di Inter e Milan. Perché i club e il Comune vogliono chiudere entro l’estate

A Palazzo Marino è arrivato un documento di 300 pagine, che verrà vagliato attentamente dai tecnici dell’Amministrazione. Seguirà un bando pubblico

Da sinistra i presidenti dell’Inter Giuseppe Marotta e del Milan Paolo Scaroni

Da sinistra i presidenti dell’Inter Giuseppe Marotta e del Milan Paolo Scaroni

Milano, 12 marzo 2025 – Il voluminoso documento era atteso in Comune martedì 4 marzo, ma in realtà è stato spedito ieri, martedì 11 marzo. Una settimana dopo. Parliamo del Documento di fattibilità delle alternative progettuali (DocFap) e la relativa offerta di acquisto dello stadio di San Siro e dell’area limitrofa preparati da Milan e Inter, che di fianco al Meazza vorrebbero costruire il loro nuovo stadio da oltre 70mila posti e, subito dopo, rifunzionalizzare la Scala del calcio.

Da Palazzo Marino fanno sapere che il DocFap è un documento di circa 300 pagine e in una nota aggiungono che “l’amministrazione comunale esaminerà la documentazione depositata per poi proseguire il procedimento amministrativo”.

Palla al Comune

Il pressing del sindaco Giuseppe Sala, intanto, ha avuto buon gioco. Lunedì, infatti, il primo cittadino aveva incontrato i vertici dei club sollecitandoli a inviare quanto prima il documento. Un nuovo incontro era stato fissato per oggi, mercoledì 12 marzo, ma ieri i club hanno inviato il DocFap e dunque il nuovo vertice non è più necessario.

Ora la palla è nelle mani del Comune, che dovrà analizzare le 300 pagine nei dettagli e capire se l’offerta arrivata da Diavolo e Biscione – l’Agenzia delle Entrate ha valutato 197 milioni di euro lo stadio e l’area di San Siro – è adeguata per proseguire con la trattativa per la cessione dell’impianto e dei terreni.

Una vendita che Sala vorrebbe concludere entro e non oltre le vacanze estive, perché altrimenti, da settembre, potrebbe scattare l’iter per vincolare il secondo anello di San Siro, che nell’autunno 2025 compirà 70 anni.

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Sciolto il nodo

Milan e Inter, intanto, dopo aver risolto la questione della clausola che regola l’eventuale passo indietro dal progetto del nuovo stadio a San Siro da parte di uno o di entrambi i club, hanno preparato una nota congiunta in cui sostengono di avere inviato a Palazzo Marino “la proposta per l’acquisizione dello stadio Meazza e delle aree limitrofe, insieme all’ipotesi di fattibilità progettuale per la realizzazione di uno stadio all’avanguardia, inserito in un progetto di rigenerazione urbana, nel segno di innovazione, sostenibilità e accessibilità”.

Una proposta elaborata dai “migliori professionisti e esperti del settore” che si pone l’obiettivo di realizzare “un’opera che rappresenterà un benchmark a livello internazionale e porterà rilevanti benefici alla città di Milano e ai milanesi”. Le due società preannunciano un confronto con il Comune “nei prossimi mesi” e indicano la stessa scadenza auspicata da Sala: “L’obiettivo è di completare la procedura di acquisizione entro il mese di luglio 2025”.

La nota rossonerazzurra, infine, precisa che “il concept finale e il progetto esecutivo verranno eventualmente presentati in una fase successiva e non sono oggetto della documentazione presentata oggi”.

In mattinata, prima dell’invio del DocFap, il sindaco si diceva “abbastanza fiducioso” e anticipava che una volta ricevuto il documento “abbiamo deciso che una trattativa diretta con i club dev’essere preceduta da un bando pubblico che avrà tempi abbastanza rapidi: 30 giorni. A valle del bando possiamo andare a trattativa diretta con le squadre per rifinire i rapporti tra Comune e le società”.