
di Monica Autunno
Nuovo pgt e Bretella Nord. A meno di 48 ore dalla movimentata presentazione al De Andrè il clima si arroventa: nasce ufficialmente il comitato del “No“, con lo slogan "Giù le mani dal bosco" sui social. Una petizione online ha già raccolto 400 firme e fra il Naviglio (dove il pgt prevede un nuovo ponte) e il bosco delle vie AdamelloAdige, che sarebbe dimezzato dalla bretella, spuntano i primi striscioni. Tre, collocati sabato, erano stati misteriosamente rimossi a poche ore dall’installazione. "Sappiamo chi è stato. Un atto molto grave. Comunque ne abbiamo già sistemati di nuovi. Ci auguriamo che non siano toccati". Come prevedibile la polemica urbanistica monta. Quanto spiegato in assemblea dal relatore del pgt, il professionista Federico Acuto, era in parte noto. A fronte di un ipotizzato sviluppo residenziale dell’area a nord verso Pozzo e di una viabilità inzaghese che non offre sfogo (definita dal professionista un “cul de sac“ viabilistico), il pgt recepisce il corridoio di una bretella di circa un chilometro e mezzo da via Boccaccio verso Nord, lungo il perimetro della discarica Systema e con passaggio due aree inquinate quali il lotto A della discarica (la vecchia cava Zacchetti, teatro di una spinosa bonifica) e la cava di via Adige, a sua volta al centro di un delicato iter di risanamento. Principale pietra dello scandalo, la bretella passerebbe infine su un’area a bosco in via Adamello, oggi almeno 150 alberi, realizzata nel 2007 quale compensazione per il lotto C.
Nel pacchetto nuova viabilità del pgt, fra altri interventi, anche un nuovo ponte sul naviglio Martesana. Il neonato comitato raggruppa molti residenti delle zone interessate: via Adamello e via Adige, via Monte Grappa, via don Sturzo, via Isonzo, le cascine. No a una bretella "assolutamente inutile: la circonvallazione di Inzago oggi conta fra l’1 e le 2 auto al minuto. Quale slavina di traffico in previsione giustifica un tale scempio?". Un’area sensibile. "Quello di via Adamello e via Adige è un quartiere residenziale, tranquillo. Molti di noi lo hanno scelto nonostante la vicinanza della discarica. C’è un bosco, c’è pace, i campi vicini. Tutto scomparirebbe". Per la bretella, si è garantito in assemblea, il sacrificio massimo di 40 alberi, un terzo del totale, e la perdita sarebbe compensata. "Tagliato da una strada, l’intero bosco scomparirebbe con la fauna". La petizione su change.org “Salviamo il boschetto di via Adige“ ha già raccolto circa 400 firme, primo obiettivo le 500. In assemblea il sindaco Andrea Fumagalli e l’assessore all’Urbanistica Paolo Camagni hanno dato piena disponibilità a incontrare cittadini contrari "purché il confronto avvenga con i dovuti toni e senza preconcetti".