Nuovo nido, avviato il cantiere Sessanta posti grazie ai fondi Pnrr

L’innovativo edificio da quasi 4 milioni di euro sorgerà sull’area di un ex sacchettificio dopo la bonifica

Nuovo nido, avviato il cantiere  Sessanta posti grazie ai fondi Pnrr
Nuovo nido, avviato il cantiere Sessanta posti grazie ai fondi Pnrr

Diventa realtà il nuovo asilo nido da 60 posti in via San Martino a Rho. Opera da 3,8 milioni di euro, il Campus Zero3 (così si chiama) è molto atteso dal territorio perchè servirà per azzerare le liste d’attesa al nido. Rientra nei progetti di “Rho – La città che cambia” ed è la prima nuova costruzione finanziata con i fondi del Pnrr. L’area scelta è vicina alle scuole di via Tevere e in prossimità del centro di aggregazione giovanile Mast. Qui sorgeva un sacchettificio, l’area poi è diventata di proprietà della Eigenmann & Veronelli S.p.A. ed è stata rilevata dal Comune. Martedì sono iniziati i lavori preliminari del cantiere: gli operai hanno rimosso piante e arbusti e demolito le piastre in cemento armato. Ieri mattina il sindaco Andrea Orlandi e l’assessore ai lavori pubblici Emiliana Brognoli hanno fatto un sopralluogo accompagnati da Fabrizio Imbastari, direttore di cantiere per l’impresa TecnoService di Casoria che realizzerà la struttura, e Matteo Paron della Sereca, che in subappalto gestisce la rimozione dei materiali e la bonifica dei terreni, che inizierà l’11 settembre sotto il controllo dell’Arpa. "I materiali che stiamo rimuovendo verranno riutilizzati al cento per cento – hanno spiegato i tecnici di Sereca – Vengono portati al nostro centro di stoccaggio di Milano e poi al centro di Broni, nel Pavese. I tronchi verranno riutilizzati per realizzare mobili, le macerie saranno sfruttate, una volta sminuzzate, come sottoprodotto: inerti utili per impianti di riempimento. Siamo di fronte a una contaminazione lieve da metalli e idrocarburi pesanti. Dovendo costruire un asilo nido è necessaria una ulteriore bonifica rispetto a quella compiuta in passato, per rimuovere ogni residuo e rispettare i parametri più stringenti previsti per spazi residenziali a cui è assimilato il nido. Anche quei rifiuti, di fatto non pericolosi, verranno recuperati attraverso particolari procedure". Sarà un edificio innovativo da un punto di vista architettonico. I padiglioni si articoleranno in tre sezioni con tre distinti atelier e relativi servizi. "Se affidati ai Comuni, i fondi del Pnrr possono essere gestiti al meglio", commenta il sindaco Andrea Orlandi.

Roberta Rampini