Nuove regole mascherine dall’1 maggio, Galli: "Giusto tenerle in Rsa e in aree più a rischio degli ospedali”

Milano, l’infettivologo favorevole all’allentamento delle misure anti Covid ma non nei luoghi affollati e in presenza di persone fragili

Il professor Massimo Galli

Il professor Massimo Galli

All'interno degli ospedali e delle Rsa una completa liberazione dalla mascherina sarebbe un errore

Lo ha detto Massimo Galli, già direttore del reparto di Malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano, commentando le anticipazioni sull'ordinanza del ministro della Salute Orazio Schillaci, che dall’1 maggio rivede le regole per l'uso delle mascherine nelle strutture sanitarie prevedendo un allentamento, ma non una completa abolizione dell'obbligo (“Nelle Rsa e nei reparti dove ci sono pazienti fragili la mascherina si continuerà a portare”).

"Il mantenimento delle cautele contro il Covid, in particolare della mascherina, nelle aree a maggior rischio degli ospedali, è sacrosanto – prosegue Galli –. Qualche allentamento, considerata la migliore situazione pandemica attuale, ci sta. Ma non dimentichiamo che per le persone con problemi di immunodepressione restano ancora il pericolo. Sono d'accordo per norme che mantengano l'attenzione soprattutto nelle condizioni più delicate”. 

Quindi allentamento sì, ma senza abbassare del tutto la guardia. “Siamo senza dubbio in una situazione migliore rispetto al passato - osserva l’infettivologo - grazie alle tante vaccinazione e alle tante persone guarite. Abbiamo meno problemi rispetto alla malattia grave, ma restano persone che, non avendo risposto al vaccino, avendo una situazione di base compromessa o non avendo fatto vaccinazioni, rischiano molto perché la malattia circola. Piacerebbe a me per primo togliere la mascherina sempre, visto che da asmatico anziano la subisco abbastanza, ma alcune norme che tutelano i più fragili vanno mantenute.  In generale, continua Galli, "personalmente continuo ad usare la mascherina in luoghi affollati, come la metropolitana: la metto e la consiglio. Serve buon senso. Non sono contrario ad allentamenti, ma mi preoccuperebbe, nei luoghi dove possono esserci persone fragili, un 'liberi tutti'".

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