
Nel quarantesimo anno di fondazione, il gruppo d Protezione civile ha inaugurato la sua nuova sede. Anni di attesa, da ieri la casa dei volontari è attiva in via Serra, all’interno del parco Toti. "Un traguardo veramente importante per tutti noi. Poche organizzazioni in Italia possono vantare una tale longevità. Se siamo arrivati sin qui significa che la struttura del gruppo è solida e le fondamenta costruite da tutti noi lo sono altrettanto – ha commentato il presidente Simone Segna –. Facciamoci tutti gli auguri perché tutto questo è soltanto merito nostro".
La Protezione civile di Paderno è tra le più anziane ma anche numerose di tutto l’hinterland: dal 1983 a oggi sono ben 500 i volontari che sono passati per il Gor. "Oggi siamo un gruppo di 50 persone che rappresentano impegno e sforzo ogni giorno". Al taglio del nastro hanno partecipato anche il prefetto di Milano Renato Saccone, il vicepresidente di Regione Lombardia, nonché ex sindaco di Paderno, Marco Alparone, la consigliera di Città metropolitana Daniela Caputo. "Con l’inaugurazione della nuova sede, oggi abbiamo celebrato anche il 40esimo anniversario dell’associazione di volontariato. Il regalo più bello è stato aprire i cancelli della nuova casa a tutta la città. Ed è stato caloroso l’abbraccio che la nostra comunità ha dedicato con gratitudine alle donne e agli uomini del nostro Gor", ha sottolineato il sindaco Ezio Casati. Cinquecento metri quadri per il nuovo polo, costruito in due anni, che ospita la centrale operativa, la rimessa dei mezzi e dei materiali per le emergenze, oltre a uffici e spogliatoi.
"Protezione civile significa altruismo e impegno – ha concluso Casati –. Solo negli ultimi quattro anni e mezzo abbiamo vissuto insieme la pandemia, con il servizio ai centri vaccini anti Covid e il sostegno a chi ha perso una persona cara. I nostri volontari sono intervenuti anche durante le calamità dell’ultima estate". E anche due settimane fa sono stati in prima linea quando il Seveso è esondato, provocando allagamenti, strade e sottopassaggi chiusi e disagi. Tante anche le missioni che hanno visto il Gor in giro per l’Italia, dall’allagamento dell’Emilia Romagna fino al terremoto che colpì il centro Italia.
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