REDAZIONE MILANO

Nuova Pneumologia al San Paolo (servirà anche dopo la pandemia)

Trentacinque letti con impianti per l’ossigeno ad alto flusso, di cui dieci monitorati in telesorveglianza, trasformabili in terapia subintensiva come prevede il piano pandemico in vista dell’autunno. La nuova Pneumologia dell’ospedale San Paolo è stata inaugurata ieri e c’erano il dg del Welfare Marco Trivelli, il rettore della Statale Elio Franzini e il preside della facoltà di Medicina Gian Vincenzo Zuccotti, dato che la ristrutturazione, finanziata dalla Fondazione Carrefour e dalla onlus Live in Slums, è frutto di una collaborazione tra l’ospedale universitario e l’ateneo. Il nuovo reparto nasce anche "in previsione di una recrudescenza della pandemia", ha voluto sottolineare il direttore dell’Asst dei Santi Matteo Stocco. Ma a prescindere dal coronavirus "le malattie respiratorie sono la terza causa di mortalità nel mondo contemporaneo - ha ricordato il professor Stefano Centanni (nella foto), che lo dirige insieme alla Pneumologia del San Carlo e al dipartimento di Scienze della salute della Statale –. In tempi normali questo reparto consentirà di gestire al meglio i sempre più frequenti pazienti respiratori, compresi quelli con insufficienza respiratoria con ipercapnia (livello elevato di anidride carbonica), anch’essi in costante aumento epidemiologico".