
Il vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo
Milano – “Il risarcimento dei danni post-nubifragio? Milano non venga lasciata sola da Governo e Regione". La vicesindaco Anna Scavuzzo è nel suo ufficio al primo piano di Palazzo Marino. È stata la “sindaca d’estate’’ dal 5 agosto a ieri, visto che il sindaco Giuseppe Sala è appena rientrato in città dopo le ferie.
Scavuzzo fa con “Il Giorno’’ un bilancio sugli interventi post-nubifragio, a partire dalla richiesta danni da 50 milioni di euro presentata dal Comune alla Regione e, dunque, allo Stato. "Non ci è arrivato ancora un euro – spiega la vicesindaco –. La Regione ha chiesto al Comune la valutazione danni per avviare la richiesta di stato di emergenza. Noi abbiamo fornito tutti i dati richiesti, anche per gli interventi relativi alle scuole danneggiate. Ora confidiamo che ci sia un rapido intervento statale, perché per adesso è il Comune che sta pagando tutti gli interventi di ripristino della normalità".
Vicesindaco, vi aspettate che da Stato e Regione arrivino tutti i 50 milioni di euro richiesti?
"Stiamo affrontando un’emergenza e non credo sia giusto che Milano sia lasciata sola perché si sa che noi ci rimbocchiamo le maniche e cerchiamo di farcela comunque. Si deve dare ma anche ricevere. La nostra città è sempre stata disponibile ad aiutare tramite la nostra Protezione civile, dal Ponte Morandi al nubifragio in Romagna. In questo caso è Milano ad avere subito gravi danni e va aiutata dal punto di vista economico".
Governo e Regione, entrambi di centrodestra, stanno dimostrando sufficiente attenzione per la situazione di Milano?
"Dal punto di vista tecnico-amministrativo non ho visto grande attenzione per la nostra città, anche sul fronte del trasporto pubblico locale. Qui a Milano non è venuto neanche un sottosegretario a verificare la situazione post-nubifragio".
Qual è il punto sugli interventi per tornare alla normalità?
"Dopo il disastro di fine luglio, la linea concordata con il sindaco Sala all’inizio di agosto è stata quella di accompagnare il percorso di interventi come se non fosse estate. Per riportare Milano alla normalità c’è bisogno di un superlavoro. Non potevamo limitarci ai tradizionali lavori di manutenzione di strade e scuole programmati ogni anno ad agosto. Le nostre priorità di questa estate sono la riapertura dei parchi dopo la fine di agosto e la riapertura il 5 settembre delle scuole dell’infanzia e il 12 settembre delle altre scuole".
A inizio agosto il bilancio post-nubifragio stilato dal Comune indicava 50 milioni di euro di danni e 5 mila alberi abbattuti. Il bilancio è cambiato?
"La messa in sicurezza della città non costerà meno di 50 milioni di euro, anzi di sicuro aumenterà. Sì, perché i 50 milioni di euro inizialmente stimati non sono sufficienti per far tornare tutto alla situazione pre-nubifragio".
L’obiettivo di ritorno alla normalità entro inizio settembre è realistico?
"Siamo in linea rispetto agli interventi programmati a inizio agosto. Amsa ha assunto 100 lavoratori in più per realizzare questi interventi, ma anche Mm ha previsto forze aggiuntive. Il team di lavoro delle partecipate è stato potenziato in itinere".
I maggiori parchi cittadini, Sempione e Montanelli, riapriranno a inizio settembre?
"Sì, l’ordinanza di chiusura delle aree verdi recintate resterà in vigore fino al 31 agosto. Intanto abbiamo già riaperto una serie di aree verdi. A settembre l’obiettivo è riaprire tutto, al limite con qualche piccola area dei parchi ancora sotto controllo".
In quante scuole, invece, il Comune è intervenuto a causa dei danni del nubifragio?
"Su 527 plessi scolastici di competenza comunale, abbiamo ricevuto segnalazioni di danni per 313 scuole. La scuola dell’infanzia di via Solaroli non riaprirà subito, l’abbiamo già comunicato all’ufficio scolastico. La messa in sicurezza dell’immobile è complicata, ci abbiamo messo una settimana solo per rimuovere l’albero che si era appoggiato sul tetto. Ci metteremo qualche settimana in più rispetto all’apertura delle scuole per rendere agibile la scuola".
Avete già un Piano B per quei bambini?
"Sì, stiamo studiando il piano di appoggio in un’altra struttura, ma l’obiettivo è di far rientrare i bambini in via Solaroli il prima possibile".
Nubifragio a parte, in agosto in città si sono registrati diversi episodi di cronaca nera. C’è un’emergenza sicurezza?
"C’è un problema immigrazione, che in questo momento non è gestito dal Governo. Non c’è una politica chiara su sbarchi e integrazione. Questo riguarda le cause di quanto poi avviene in città come Milano".