LAURA LANA
Cronaca

Nord Milano, scioperi e mobilitazioni: quasi 150 lavoratori a rischio licenziamento

Mercoledì lo sciopero dei lavoratori di Ecobat a Paderno e giovedì il corteo degli addetti di Siae Microelettronica: su entrambe le aziende incombono gli esuberi

I lavoratori di Siae Microelettronica e della controllata SM Optics

I lavoratori di Siae Microelettronica e della controllata SM Optics

Paderno Dugnano (Milano) – È un dicembre di mobilitazioni quello che sta vivendo il Nord Milano tra crisi aziendali, scioperi e licenziamenti collettivi. Oggi, mercoledì 13 dicembre, a incrociare le braccia sono stati i dipendenti di Ecobat, società di Paderno Dugnano, leader mondiale nel riciclaggio delle batterie e nella produzione di piombo.

L’azienda ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per 7 dipendenti sui 66 totali del sito di via Beccaria, dopo già 9 mesi di cassa integrazione. “I vertici hanno motivato questa scelta con il calo della produzione, che c’è stato ma è dipeso dallo stop dei mesi scorsi. Ora i forni hanno ripreso a lavorare, così come gli addetti su tre turni”, ha spiegato Antonio Iavarone, sindacalista Fim.

“Ci sono stati dipendenti che si sono proposti per l’uscita volontaria, sfruttando anche la possibilità di prepensionamenti. Chiediamo all’azienda di accontentarsi di questi, senza sfoltire ulteriormente e unilateralmente”.

Manifestazione dipendenti Ecobat Paderno
Manifestazione dipendenti Ecobat Paderno

Domani, giovedì 14 dicembre, a Cologno Monzese i lavoratori di Siae Microelettronica e della controllata SM Optics tornano a scioperare. Alle 10 sarà anche organizzato un presidio e un corteo, che partirà dalla sede di via Buonarroti per arrivare in centro, davanti al municipio. “Ci mobilitiamo per contrastare l’intervento annunciato dall’azienda, che prevederebbe un pesantissimo taglio del personale. Respingiamo questa ristrutturazione, che mette a rischio il futuro di numerose famiglie”, hanno annunciato le Rsu.

“Verbalmente ci è stato prospettato l’esubero di 130-140 dipendenti, che equivalgono a due fabbriche per numero di addetti. Inoltre, è ancora in corso la vendita di SM Optics e temiamo anche la delocalizzazione dell’area produttiva di Siae”, ha sottolineato Giorgio Pontarollo della Fiom.

Solo poche settimane fa, in Regione, i vertici della multinazionale, leader nelle telecomunicazioni, aveva annunciato un’iniezione di liquidità – dai 30 ai 50 milioni di euro – entro novembre. “Il 5 dicembre avrebbero anche dovuto presentarci il piano industriale di rilancio, ma nei fatti non c’è traccia né della ricapitalizzazione né di quei fondi né di una certezza rispetto al futuro”.

Una situazione difficile, manifestata anche dai mancati pagamenti: gli stipendi al 12 dicembre sono stati erogati solo agli impiegati di Siae e non agli operai né agli addetti di ogni settore di SM Optics. Due giorni fa, sempre a Cologno Monzese, avevano scioperato i dipendenti della multinazionale americana Honeywell, che ha sede in via Volta. “Da settembre siamo in stato di agitazione perché l’azienda non ha ancora valorizzato le buste paga con gli aumenti che sono stati previsti per il contratto nazionale dei metalmeccanici”.