"Non vogliamo privatizzare la Rsa ma solo gestirla in partenariato"

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di Stefano Dati

Quale futuro per la Rsa? La maggioranza detta le linee da seguire, ma è battaglia in Consiglio comunale con l’opposizione che si sente esclusa dalle scelte fatte. Il coraggio di osare in difesa di una buona gestione della casa di riposo Belvedere per il bene degli anziani ospiti e di chi si prende cura di loro: è questo il messaggio che la maggioranza ha inteso comunicare con la presentazione della deliberazione approvata in Consiglio comunale di fine novembre che apre alla privatizzazione della gestione per la Rsa. Una scelta politica che, secondo la maggioranza, va nella direzione di ottimizzare in futuro spazi e servizi offerti agli ospiti della casa di riposo Belvedere.

La minoranza contesta la mancanza di coinvolgimento sulla scelta fatta che porta, sostengono, a una privatizzazione a scatola chiusa. "Inutile e pura demagogia fare il processo alle intenzioni – replica l’assessore alle politiche sociali e vicesindaco Andrea Savino (nella foto) –. In Consiglio si è deciso per una soluzione di partenariato pubblico-privato. Un connubio che potrà solo giovare e migliorare l’attuale condizione della Rsa, sia che si vada nella direzione della concessione che del “project financing”. Abbiamo per questo già fissato gli incontri delle commissioni servizi e territorio in modo da coinvolgere il maggior numero di commissari di ogni forza politica per fare proposte concrete. Errato parlare quindi di privatizzazione, in quanto questa prevedrebbe una vendita che il consiglio non ha deliberato, e d’altronde non è mai stata nelle nostre intenzioni". Dall’opposizione chiaro il messaggio di non condivisione sui metodi. "La proposta di deliberazione che ci siamo trovati a votare inizia con una cronistoria abbastanza puntuale – sostiene Elena Bornaghi della civica Cassano Obiettivo Comune – ma non segue le buone premesse delle parole del sindaco, che in approvazione del Dup si era espresso in modo rassicurante e condivisibile, avendo sostenuto che le decisioni da prendere sarebbero passate in Consiglio comunale. Nulla di tutto questo – conclude –: sulla questione abbiamo anzi assistito a una chiusura nei confronti dei consiglieri di minoranza, cui si chiedeva una sorta di delega in bianco".

La gestione “fallimentare“, secondo l’esecutivo politico, della Global Service in questo ultimo decennio ha suggerito nuove iniziative da adottare per la gestione della Rsa. Al vaglio dell’esecutivo politico più di un progetto legato a interventi di operatori privati.

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