No a supermarket e parcheggio. Sì a centro sportivo e “bretella“

Il Comitato Civico Cassina propone modifiche e integrazioni alla variante al PGT adottata in luglio, tra cui lo stralcio del progetto di recupero della Cascina al Ponte con insediamento commerciale e posti auto. Si chiede una tutela formale per la Cappella Cagnola e una soluzione sostenibile per il recupero della memoria del territorio.

No a supermarket e parcheggio. Sì a centro sportivo e “bretella“

No a supermarket e parcheggio. Sì a centro sportivo e “bretella“

No al supermercato e al parcheggio sull’area della Cascina Al Ponte di Sant’Agata; la proposta di un centro sportivo polivalente sull’area verde a ridosso del Casale; il rispolvero dell’ipotesi di una bretella-tangenzialina per ovviare ai problemi viabilistici sempre della frazione; la richiesta di ampliamento del cimitero e la richiesta di una tutela formale per la Cappella Cagnola del cimitero stesso, "un edificio di valore storico che va recuperato e conservato". A poche settimane dal ritorno in aula per la definitiva approvazione, presenta le sue osservazioni alla variante al Pgt adottata in luglio il Comitato civico Cassina, lista civica di minoranza capitanata dal fu assessore della giunta Mandelli Sandro Medei. Cinque osservazioni, "che propongono modifiche o integrazioni, e che condividiamo con la cittadinanza". Anche il comitato civico presenta una richiesta di stralcio sul progetto che prevede, a Sant’Agata, il recupero della vecchia Cascina al Ponte a fronte della realizzazione di residenza, un parcheggio e un supermercato. "La Cascina al Ponte - si legge - è una testimonianza del patrimonio storico del nostro territorio. Abbandonata da anni, si trova attualmente in un profondo stato di degrado, gran parte della copertura è collassata e ciò che resta in piedi è pericolante e potenzialmente pericoloso". Accogliendo un’istanza della proprietà, la variante a firma dell’amministrazione Balconi propone una trasformazione che prevede ristrutturazione, ma con insediamento commerciale e posti auto. "Questi ultimi due elementi - così nell’osservazione - insisterebbero su un’area a destinazione agricola che il pgt vigente ha inserito nel parco del Martesana. Si accoglie con spirito positivo l’intenzione di recuperare un pezzo della memoria del nostro territorio, purché lo si faccia attraverso un’operazione sostenibile e rispettosa dell’ambiente circostante; considerato che il progetto di trasformazione proposto in variante generebbe un consumo di suolo agricolo per circa 10.400 metri quadrati; e considerato altresì che sul territorio comunale e nei comuni confinanti sono già operative diverse strutture commerciali, proponiamo lo stralcio. Ma non il recupero: che potrebbe essere incentivato dalla concessione alla proprietà di una volumetria maggiore".