
Il pm di turno ha disposto l'esame autoptico sul corpo del bambino
Milano, 11 giugno 2019 - E' morto appena è venuto alla luce all’ospedale Macedonio Melloni. Il papà del piccolo, Roumani Mahros, sabato pomeriggio ha presentato denuncia per chiedere chiarezza. «Il bambino piangeva, ma ha smesso pochi minuti dopo la nascita: aveva la testa allungata, ha raccontato il padre – dice l’avvocato Domenico Musicco, presidente della Onlus Avisl e legale dei genitori del piccolo –. Sempre il padre ha anche detto che ha chiesto di poter fare un video col telefonino, ma glielo hanno impedito. Il primo passo è quindi quello di fare chiarezza sulle cause del decesso del neonato. Occorre capire se vi siano delle responsabilità e questo lo potrà stabilire solo l’autopsia. Una cosa sembra però chiara fin da ora, le manovre eseguite per liberare il neonato sono state poco adeguate alla delicatezza del caso».
Già due giorni fa l’ospedale ha spiegato che il neonato è andato in arresto cardiocircolatorio dopo pochi minuti dal parto. «Il bimbo è stato tempestivamente rianimato da anestesista e neonatologo. Nonostante le manovre svolte secondo le linee guida nazionali e internazionali (2015 American Academy of Pediatrics e American Heart Association), il cuore non ha mai ripreso a battere». Il pm di turno Francesca Gentilini ha disposto l’autopsia e del fascicolo se ne occuperà il dipartimento guidato dall’aggiunto Tiziana Siciliano, con il pm Maura Ripamonti. Gli accertamenti si concentreranno sui tempi del parto, ma anche sui mesi della gravidanza, il padre e la madre del piccolo sono primi cugini e lo stato di salute del bimbo non è stato seguito interamente dalla Macedonio Melloni. L’autopsia è finalizzata quindi anche a chiarire se il piccolo avesse patologie pregresse cardiache, anche congenite, non individuate o curate appositamente per via degli scarsi controlli preparto. Intanto, i pm hanno fatto sapere che a una prima analisi sulle dinamiche non ci sarebbero colpe mediche evidenti. anna.giorgi@ilgiorno.net