REDAZIONE MILANO

Nebbia in Val Padana, c’è e si vede ma soltanto nella foto dal satellite

L’immagine scattata da Sentinel-3 mostra l’accumulo di umidità e inquinamento nell’atmosfera. E secondo gli esperti "le nuvole basse sono un chiaro segno dell’arrivo della stagione autunnale"

Nebbia e smog: è già autunno nei cieli della Pianura padana, come dimostra l’immagine acquisita mercoledì 5 ottobre dal satellite Sentinel-3 del programma di osservazione della Terra Copernicus, di Agenzia spaziale europea (Esa) e Commissione europea.

"L’elevata pressione atmosferica attuale provoca un ristagno delle masse d’aria, l’accumulo di umidità e smog negli strati inferiori dell’atmosfera e di conseguenza un deterioramento della qualità dell’aria locale", spiegano gli esperti sul sito di Copernicus. A complemento dei dati satellitari, il servizio di monitoraggio dell’atmosfera (Cams) rileva e prevede la qualità dell’aria su scala globale valutando e prevedendo la concentrazione di inquinanti atmosferici, nonché il loro trasporto e la dispersione.

Il fotogramma è stato pubblicato ed è scaricabile sul sito web di Copernicus, il programma dell’Unione europea di osservazione della terra dedicato a monitorare il pianeta blu e il suo ambiente a beneficio dei cittadini europei e che offre servizi di informazione basati sull’osservazione satellitare della Terra e altri dati non spaziali.

Il programma è coordinato e gestito dalla Commissione europea ed è attuato in collaborazione con gli Stati membri, l’Agenzia spaziale europea (ESA), l’Organizzazione europea per l’esercizio dei satelliti meteorologici (Eumetsat), il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (Cepmmt), le agenzie dell’Unione Europea Mercator Oce’an

"Le prime nebbie o nuvole basse del mese – è la spiegazione scientifica che accompagna la foto – risultano persistenti sulla valle del Po, un segno dell’arrivo della stagione autunnale. Infatti, l’attuale alta pressione atmosferica provoca la stagnazione delle masse d’aria, l’accumulo di umidità e smog negli strati più bassi dell’atmosfera e conseguentemente un deterioramento della qualità dell’aria in loco".