Nicola Palma
Cronaca

Nel mirino i nazisti di Nsab: "Incitano all’odio razziale"

Non fanno nulla per nascondere il loro credo. Anzi. Il sito internet è un inno al nazionalsocialismo del Terzo Reich: in apertura c’è la frase «Per la politica il carattere conta molto più dell’intelligenza: è il coraggio che conquista il mondo

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Milano, 23 dicembre 2017 - Non fanno nulla per nascondere il loro credo. Anzi. Il sito internet è un inno al nazionalsocialismo del Terzo Reich: in apertura c’è la frase "Per la politica il carattere conta molto più dell’intelligenza: è il coraggio che conquista il mondo" attribuita a Joseph Goebbels, uno dei più importanti gerarchi nazisti nonché generale della Wehrmacht. Il resto della homepage è un susseguirsi di slogan di marca xenofoba e razzista: "Droga, stupri, rapine, aggressioni, criminalità, disoccupazione, meticciato... i popoli europei “ringraziano” chi ha “regalato” tutto questo", la scritta sormontata da uomini di origine centroafricana ritratti ad aggredire, picchiare e accoltellare. C’è spazio pure per una difesa dei commercianti italiani, «minacciati» dalla concorrenza asiatica.

E poi le immancabili vignette contro gli ebrei, dipinti come usurai "che affamano i popoli", le foto di Adolf Hitler e le croci uncinate. È il mondo del Nsab-Mlns, un movimento di estrema destra fondato nel 2002. Un movimento da sempre monitorato dalla Digos, che negli anni ha sottoposto i suoi militanti a indagini e perquisizioni. Un lavoro investigativo che la Procura di Milano ha condensato in accuse circostanziate ora oggetto di un procedimento penale: ieri, in apertura di udienza preliminare, il pm Piero Basilone ha chiesto il processo per 7 esponenti del Nsab.

L’accusa: violazione della legge Mancino per le azioni di propaganda dell’ideologia nazista e di incitamento all’odio razziale. In particolare, nel mirino degli inquirenti sono finiti i volantini distribuiti nella primavera del 2013 a Magenta e Corbetta, con i quali si esortava "l’uomo bianco" a proteggere «moglie e figlia» dagli immigrati africani; volantini chiaramente ispirati al concetto di superiorità della civiltà occidentale, trasposizione contemporanea della «razza ariana» caposaldo del pensiero hitleriano.

La sigla Nsab era finita sotto i riflettori di recente, durante una manifestazione di protesta in via Bolla: quella sera, comparvero sui pali della luce degli adesivi con l’effigie di un soldato delle SS. Un raid che, a quanto pare, fece infuriare pure i militanti di Lealtà Azione, alla testa di quel corteo. Quelli di Nsab furono costretti a una repentina retromarcia, con una nota in cui si parlava di un’iniziativa completamente slegata dalla marcia anti-degrado del Gallaratese.