Riapertura dei Navigli, il sindaco Sala frena: "Fondi incerti"

Nel 2019 mi occuperò di più degli ultimi

Navigli a Natale

Navigli a Natale

Milano, 21 dicembre 2018 -  «Nel 2019 voglio occuparmi ancora di più degli ultimi e dei penultimi, di quella parte di Milano che fa più fatica, lo sento nel cuore». Il sindaco Giuseppe Sala incontra i cronisti per il tradizionale brindisi natalizio nella Sala dell’Orologio di Palazzo Marino e indica le priorità per la seconda parte del suo mandato, da qui alle elezioni comunali del 2021. Sala mette al primo posto il Piano Quartieri e frena sulla riapertura dei Navigli: «Il progetto Navigli ha un senso, ma non me la sento, se non sono sicuro delle risorse finanziarie, a lancialo in questo momento. Continuo a contare sul supporto di Regione e Governo. Sponsor privati? Non è possibile. Il lavoro sul Piano quartieri ci ha fatto capire che abbiamo tanti progetti e c’è tanto bisogno». In sintesi: più periferie, meno Navigli.

Certo, il primo cittadino dice di essere «fiero di vedere le classifiche» che mettono Milano ai primi posti per la qualità della vita e descrive con orgoglio i risultati raggiunti negli ultimi due anni e mezzo: dall’accordo sugli ex scali ferroviari per realizzare nuove case a prezzi abbordabili all’internazionalizzazione di Milano che dopo l’Expo 2015 ha fatto aumentare il numero di turisti stranieri in città. Su questi temi la direzione è segnata, sottolinea Sala, che adesso però guarda ad altre priorità: gli ultimi e le periferie. Con un alleato di eccezione, l’arcivescovo di Milano Mario Delpini. «Vedrò Delpini nei prossimi giorni – anticipa il sindaco –. La sua idea di “sinodo laico’’ mi trova totalmente d’accordo. Per me è un alleato importante, con lui ricomincerò il 2019». Ieri mattina, intanto, Sala ha affrontato il nodo sicurezza con il ministro dell’Interno e leader della Lega Matteo Salvini durante il brindisi in Prefettura: «Mi pare che Salvini si muova su Milano con un certo rispetto, da milanese non può far finta che la città non funzioni. Avere un ministro milanese è un vantaggio, se si lavora bene assieme. Siamo d’accordo nel rafforzare l’organico delle forze di Polizia».

Sala dice che 50 agenti in più sono in arrivo e che dialogherà ancora con Salvini per averne altri. Un’altra priorità di medio periodo riguarda la candidatura alle Olimpiadi invernali del 2026 che vede Milano-Cortina contrapposte a Stoccolma. Il risultato finale si saprà a giugno. Sala per ora si dichiara «ottimista». Tanto che passerà il Capodanno all’hotel Cristallo di Cortina, come “suggerito’’ dal Milanese Imbruttito. La priorità immediata, invece, è trovare un accordo con la Regione sul biglietto unico integrato per il trasporto pubblico: «Ne ho parlato oggi (ieri, ndr) con Fontana. Le formule ci sono. Esiste la possibilità di avere un periodo temporaneo di sperimentazione». Su Area B al via in febbraio, nessun ripensamento: «Non possiamo rispondere al problema dell’inquinamento con le domeniche a piedi». Il sindaco, inoltre, si dice «molto preoccupato» delle mosse del Governo su Imu e Tasi. Nelle casse del Comune potrebbero venire mancare 100 milioni di euro. Prima del brindisi natalizio, infine, Sala conferma che «se c’è una cosa che mi piace fare è il sindaco». Ricandidatura più vicina?

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