REDAZIONE MILANO

Musica, più soldi in busta paga e osservatorio sull’AI

Aumenti salariali per circa mille lavoratori, impiegati nelle case discografiche e nelle aziende che producono e distribuiscono contenuti musicali, e...

Un capitolo riguarda la tutela del diritto d’autore e lo studio dell’impatto delle nuove tecnologie sull’industria discografica

Un capitolo riguarda la tutela del diritto d’autore e lo studio dell’impatto delle nuove tecnologie sull’industria discografica

Aumenti salariali per circa mille lavoratori, impiegati nelle case discografiche e nelle aziende che producono e distribuiscono contenuti musicali, e l’istituzione di un osservatorio bilaterale sull’intelligenza artificiale "con lo scopo di monitorare e analizzare l’impatto delle nuove tecnologie sul lavoro e sulle professionalità, promuovendo la formazione e l’adattamento del comparto alle sfide future". Dopo una lunga trattativa, è stata firmata l’ipotesi di rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro per i lavoratori del settore videofonografico, scaduto ormai dal lontano 2014. Settore che per anni ha vissuto una situazione di incertezza normativa e contrattuale, che ora confluisce all’interno del Ccnl grafici editoriali sottoscritto dai sindacati il 18 dicembre 2023.

"Elemento distintivo di questa operazione – sottolinea il segretario generale della Uilcom Lombardia Luca Fratantonio – è l’inclusione di una specifica sezione dedicata al diritto d’autore, fondamentale per un settore in continua evoluzione tecnologica e creativa. Questo rinnovo contrattuale – prosegue – rappresenta non solo un aggiornamento delle condizioni economiche e normative, ma anche un segnale concreto di attenzione e valorizzazione per un settore spesso trascurato nelle dinamiche contrattuali". Dal punto di vista economico è stato concordato un aumento complessivo di 275 euro: 255 euro saranno destinati ai minimi tabellari; 13 euro saranno versati a sostegno del welfare sanitario integrativo e alti 7 a favore della previdenza complementare. Si tratta di un incremento complessivo che rappresenta un aumento pari al 15,70% e sarà distribuito in due tranche: 110 euro a partire da luglio 2025; 145 euro da marzo 2026. Si aggiunge una quota una tantum di 500 euro per ciascun lavoratore, erogata in due momenti distinti: 250 euro a settembre 2025 e 250 euro a marzo 2026.