Museo di fotografia di Cinisello, percorsi per non vedenti e malati di Alzheimer

Installazioni interattive e sensoriali al Mufoco

Il Museo di fotografia di Cinisello Balsamo

Il Museo di fotografia di Cinisello Balsamo

Percorsi multimediali e sensoriali, installazioni multimediali sonore e interattive. Il Museo di Fotografia di Cinisello Balsamo, inserito all’interno di Villa Ghirlanda Silva, si fa a prova di non vedente e di disabile con un progetto innovativo del valore di 500mila euro, che punta a ottenere i fondi del Pnrr. Una valorizzazione del polo culturale cittadino che ha come obiettivo principale “agevolare l'accesso di un pubblico con fragilità e le collegate attività di mediazione culturale con la messa in sicurezza degli spazi”. Si vuole accogliere sempre più anche un pubblico di persone fragili, da quelle con problemi alla vista agli anziani malati di Alzheimer, fino a chi è affetto da autismo.

Da un lato si andrà a implementare il sito web “attraverso strumenti dedicati agli utenti con ridotte capacità sensoriali, fornendo informazioni e conoscenza, consentendo l’interazione e la produzione di contenuti culturali”. Dall’altro lato ci saranno gli interventi fisici: la riorganizzazione del piano terra, sia in termini di arredi che di segnaletica, per favorire l’accoglienza dei visitatori con disabilità fisica e cognitiva e un approccio alle collezioni fotografiche più intuitivo grazie a installazioni sonore e itinerari multimediali e interattivi. “Il progetto prevede anche un'attività di formazione e aggiornamento per il personale dedicato all’accoglienza di una pluralità di visitatori: dall’uso dei dispositivi di sicurezza e primo soccorso per tutti a quelli per persone con esigenze specifiche, ad esempio l’uso della lingua dei segni” annuncia il sindaco Giacomo Ghilardi. Ci sarà anche la sperimentazione e lo sviluppo di percorsi educational multidisciplinari per pubblici specifici, come gli studenti con Bes o affetti da autismo e gli anziani con morbo di Alzheimer, con l’ausilio di risorse tecnologiche innovative per favorire l’accessibilità, la creatività, grazie a un approccio artistico e scientifico. U

n progetto che vuole segnare un nuovo inizio per il Mufoco, le cui attività espositive sono state interrotte da fine marzo “per la trasformazione istituzionale che sta attraversando, collegata al più ampio progetto di nascita a Milano del Museo Nazionale di Fotografia voluto dal ministero della Cultura e da Triennale Milano”. In questi mesi, tra il malcontento generale, è stato garantito solo lo studio e la consultazione dell’archivio fotografico e librario, che conta quasi 2 milioni di opere di mille autori italiani e quasi 20mila volumi. A giugno era stato nominato il nuovo consiglio di amministrazione, che sarà guidato dal poeta e scrittore Davide Rondoni, che aveva lanciato la sfida di far diventare il Mufoco “un punto di lavoro d’eccellenza nazionale sull’immagine”. In questi giorni il Comune, oltre a firmare la partecipazione al bando per i fondi del Pnrr, ha rinnovato la convenzione con Città Metropolitana che prevede un contributo di 200mila euro, per la valorizzazione del museo, e il comodato d’uso gratuito della porzione della villa storica fino al 2025.  

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