DIMARIANNA VAZZANA
Cronaca

Murale nero, choc per i bimbi: cancellato

Il “monumento“ per Jan Palach nelle bufera. Il Pd: non sulla facciata di un nido. La Lega: forse il problema è la resistenza contro l’Urss

di Marianna Vazzana

Le sagome di figure umane e le scritte comparse su una facciata del nido comunale Sallustio in via Contardo Ferrini all’angolo con piazzale Libia sono state subito cancellate. Erano i primi segni del murale dedicato a Jan Palach, lo studente cecoslovacco che nel 1969, a 21 anni, decise di darsi fuoco per protestare contro l’occupazione del suo Paese da parte dell’Unione sovietica. Ma è stato tutto rimandato. Il motivo? Non ce n’è uno ufficiale ma lo sfondo nero sarebbe stato definito "macabro", troppo, per un asilo nido. Il dipinto, promosso dalla Giunta del Municipio 4, di 20 metri per 4, è stato presentato come un ideale seguito dell’opera creata sui muri dello Studentato del Politecnico in via Einstein per celebrare la caduta del Muro di Berlino. La firma è dello stesso artista, Stefano Rossetti. "Si inserisce nel solco delle iniziative a 30 anni da quell’evento e questo murale è a costo zero per il Municipio", ha specificato il presidente Paolo Guido Bassi (Lega).

L’opposizione però è insorta. Giacomo Perego, consigliere Pd e rappresentante del Municipio nel Consiglio dell’Unità educativa 24 ha presentato un’interrogazione: "Si condivide la dedica alla memoria di questo giovane. Ma vorrei sapere se le autorizzazioni sono state rilasciate nei tempi e nei modi previsti. Come mai è stato deciso di rappresentare il soggetto sul muro di un nido e non in un luogo più idoneo? Perché questo stile cromatico, così scuro? Perché la referente della scuola non è stata informata, né è stato coinvolto il Consiglio scuola? Non ho ancora avuto risposte". Bassi ribatte di "aver effettuato tutti i passaggi necessari, avvisando la Direzione centrale dell’assessorato competente del Comune. Il muro è stato individuato come spazio disponibile dagli uffici amministrativi. Se il problema è il colore, si può cambiare. Ma si dica piuttosto se il problema è il ricordo di Jan Palach". Paolo Limonta, assessore all’Edilizia scolastica, commenta: "Siamo i primi a essere favorevoli a bei murales che ravvivino i muri delle scuole milanesi, ma ci sono delle volte in cui chi li propone dovrebbe valutare meglio l’impatto che potrebbero avere su chi poi li vede tutti i giorni e, in questo caso, sono bambini da 0 a 3 anni. Io penso che sulle pareti dei nidi dovrebbero apparire immagini colorate e disegni felici, in sintonia con l’età di chi li frequenta. E se qualcuno non lo capisce vuol dire che non conosce la scuola".