Milano, multe notificate solo sull’app: rischio stangata per gli automobilisti poco tecnologici

Dal primo aprile sparirà il verbale cartaceo che permette il pagamento scontato del 30% entro cinque giorni e non prevede spese di notifica. Dubbi anche dal sindacato dei vigili

Multa a Milano

Multa a Milano

Milano, 31 marzo 2023 – "A far data dal primo aprile 2023, in caso di accertamenti di divieti di sosta non dovrà essere più posizionato sul parabrezza del veicolo sanzionato il foglietto del Qr Code in quanto l'uso dell'applicativo Ghisa Mobile assicura il caricamento automatico della violazione nel sistema Pro.Sa. con la ricezione di un alert sullo smartphone del proprietario/conducente del veicolo".

Il testo della circolare numero 9 della Direzione Sicurezza urbana parla chiaro: da domani gli automobilisti multati a Milano per aver parcheggiato dove non avrebbero dovuto non troveranno più sul tergicristalli il foglietto con Qr Code che li avvisa della contravvenzione, che già da tempo ha sostituito il verbale. Di conseguenza, chi ha scaricato l'app per accedere al Fascicolo digitale del Cittadino riceverà subito un avviso sullo smartphone e avrà la possibilità di pagare entro cinque giorni, così da poter risparmiare il 30% sul totale della sanzione. Gli altri, invece, resteranno all'oscuro della contravvenzione fin quando non arriverà a casa il verbale cartaceo, con il costo aggiuntivo della notifica (11 euro per i residenti, 14 per chi vive fuori città). 

Una rivoluzione che rischia di penalizzare le persone che hanno meno dimestichezza con la tecnologia. "Siamo fortemente contrari a questa modalità - spiega il segretario del sindacato Sulpm della polizia locale Daniele Vincini - perché rischia di lasciare indietro in maniera ingiustificata alcuni cittadini. Per di più, è molto probabile che a breve nel Codice della strada venga inserito l'obbligo di avviso della sanzione: Milano fa un passo avanti per poi doverne fare uno indietro. Pensavo fosse un pesce d'aprile e invece è tutto vero".

Senza contare la seconda parte della circolare, in cui "si raccomanda nuovamente l'uso degli applicativi digitali nell'accertamento dei divieti di sosta". "Il problema è che non ci sono i tablet per tutti - aggiunge Vincini -. Come faranno i colleghi a multare le auto in divieto?". Detto altrimenti: "Se questo è il futuro, vogliamo tornare al passato".

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