MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

La moschea di via Esterle sarà demolita. Ristrutturare costa troppo

Asfa Mahmoud: stabile troppo ammalorato, meglio buttar giù e ricostruire. Il Tar, intanto, boccia il ricorso del Muslim Center contro il bando del Comune

La moschea verrà abbattura

La moschea verrà abbattura

Milano, 15 settembre 2023 –  Il Milan Muslim Center perde il ricorso al Tar che chiedeva l’annullamento dell’assegnazione dell’immobile comunale di via Esterle alla Casa della Casa Musulmana. Quest’ultima, intanto, va avanti con il progetto di realizzazione della nuova moschea nell’area degli ex bagni degli anni Trenta: l’immobile comunale sarà demolito e il nuovo luogo di culto, dunque, avrà una struttura inedita. "Milano merita di avere una moschea degna del suo nome. Non solo per la nostra comunità ma per tutta la città", spiega il presidente del Consiglio direttivo della Casa della Cultura Musulmana Asfa Mahmoud.

Ma procediamo con ordine. Il Tar della Lombardia, con un’ordinanza, ha respinto l’istanza cautelare del Milan Muslim Center, che ha partecipato al bando comunale per l’assegnazione dell’immobile di via Esterle ma non è stato ammesso alla fase finale della procedura: l’unico concorrente rimasto a quel punto era la Casa della Cultura Musulmana, a cui il Comune, a fine agosto, ha consegnato le chiave dello stabile di via Esterle. I giudici amministrativi di primo grado hanno considerato fondati i motivi per i quali Palazzo Marino ha escluso il Milan Muslim Center dal bando: il centro musulmano non ha come finalità principale lo svolgimento di attività di preghiera e di culto, non ha fatto i sopralluoghi obbligatori in via Esterle e non ha redatto il verbale che informava il Comune sul cambio di presidente dell’associazione.

Asfa Mahmoud commenta: "Ricorso respinto? Siamo contenti, il bando è stato fatto in modo regolare. Chi ha rispettato tutte le richieste del Comune merita l’assegnazione dell’immobile di via Esterle. Il Milan Muslim Center non ha rispettato tutte le condizioni fissate nella gara". Il responsabile della Casa della Cultura Musulmana, subito dopo, spiega che "la nostra analisi strutturale sull’immobile di via Esterle è terminata, il direttivo della nostra associazione deve decidere ufficialmente come procedere. Lo spazio comunale, dopo dieci anni di occupazione abusiva, è molto rovinato. Ci stiamo orientando sulla demolizione e ricostruzione. I tecnici, infatti, ci dicono che i costi di un’eventuale ristrutturazione sarebbero più alti di quelli legati alla demolizione e ricostruzione. Intanto stiamo iniziando a definire il progetto da consegnare al Comune".

Sull’ordinanza di rigetto del Tar del ricorso del Milan Muslim Center, infine, interviene anche la vicesindaco Anna Scavuzzo: "Il Comune ha proposto un bando semplice ma serio. L’obiettivo era che tutta la procedura di assegnazione fosse facilmente verificabile e controllabile. Il rigetto del ricorso del Milan Muslim Center da parte del Tar consente ai vincitori del bando di poter andare avanti con la progettazione e la realizzazione del nuovo luogo di culto".

Caso chiuso? Non è detto. Il Milan Muslim Center potrebbe fare ricorso al Consiglio di Stato. La numero due di Palazzo Marino non sembra preoccupata: "L’ordinanza del Tar è lapidaria. Se ci sarà un ulteriore ricorso, l’amministrazione sarà pronta a produrre la documentazione per dimostrare che il bando è regolare. Siamo tranquilli perché sul bando è stato fatto un lavoro molto accurato dal punto di vista amministrativo".