Morto Ugo De Rosa, il “mago dei telai”: costruì le bici di Eddy Merckx e Moser

Ciclismo in lutto, il meccanico dei campioni è scomparso a 89 anni nella sua casa di Cusano Milanino. Era uscito da poco dall’ospedale, fatale un arresto cardiaco. Quando disse: “Ho imparato da mio zio che era meccanico di moto. Poi ho proseguito da autodidatta”

Ugo De Rosa con una delle sue bici

Ugo De Rosa con una delle sue bici

Mondo del ciclismo e dello sport in lutto per la scomparsa di Ugo De Rosa, 89 anni, il “mago dei telai”, l’uomo che aveva messo in sella alla bici campioni come Eddy Merckx. Costruttore e maestro del made in Italy, De Rosa è stato stroncato da un arresto cardiaco nella sua casa di Cusano Milanino. Aveva da poco lasciato l'ospedale dove era stato a lungo ricoverato.  Assieme a Nani Pinarello, Faliero Masi ed Ernesto Colnago, è stato uno dei maggiori esponenti della scuola dei telaisti italiani. Ad aprile l’azienda De Rosa, attualmente guidata dal figlio Cristiano, taglierà il traguardo dei  70 anni di attività.

L’omaggio di Federciclismo

 "Se n'è andato Ugo De Rosa, l'uomo che ha contribuito, assieme a Nani Pinarello ed Ernesto Colnago a costruire il mito della 'specialissima' italiana, amata e apprezzata in tutto il mondo - scrive la Federciclismo in un commosso omaggio - . E' stato uno degli esponenti maggiori della scuola dei telaisti italiani, scuola che ancora oggi (anche grazie al suo esempio) continua a regalare biciclette artigianali di pregevole fattura e punto di riferimento per gli appassionati di tutte le latitudini”.

Gli esordi

L'attività di De Rosa come costruttore inizia nel 1953. “Ero molto giovane avevo circa 20 anni, quando ho venduto la mia prima bicicletta – aveva detto De Rosa in una recente intervista, ricordata dalla Federazione Ciclistica Italiana –. Mio zio era meccanico di moto e, allora, i metodi di costruzione dei telai per moto e bici erano simili. Quindi ho imparato da lui, per poi proseguire da autodidatta’”.

Le bici di Eddy Merckx e Moser

Il marchio di De Rosa è divenuto celebre negli anni '60 e '70 per la produzione di biciclette da corsa per le squadre professionistiche più in voga del tempo. E' stata la bicicletta di Eddy Merckx con la quale il campione belga ha colto il maggior numero di vittorie e di Francesco Moser, che vinse tre Roubaix di seguito. "Alla signora Mariuccia, a Danilo, Cristiano e Doriano, alle nuore e ai nipoti della famiglia De Rosa vanno le più sentite condoglianze del mondo del ciclismo e della Federazione, se ne fa latore il presidente Cordiano Dagnoni a nome anche del Consiglio federale", conclude la nota di Federciclismo.

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