Morto Ennio Vicario. Fotografò Milano poi Yemen e Iran

Cresciuto alla Baia del re, cominciò la carriera all’Umanitaria. Fu tra i fondatori dell’Istituto d’Arte di Monza

Ennio Vicario con il suo cane Blitz

Ennio Vicario con il suo cane Blitz

Milano - Se n’è andato a 87 anni Ennio Vicario, illustre fotografo italiano cresciuto al quartiere Baia del re e poi trasferitosi al Giambellino. Tra i fondatori dell’Istituto d’Arte di Monza, ha viaggiato per il mondo a caccia di storie da raccontare attraverso il suo obiettivo. Senza mai dimenticare Milano, che ha reso immortale nei suoi scatti.

Dalle periferie a Brera, dove frequentava il Bar Jamaica. "Amico dell’artista Piero Manzoni, che da mio padre si fece ritrarre nel suo studio, ma anche dello scrittore e giornalista Luciano Bianciardi e del pittore Ettore Sordini", ricorda il figlio Alessandro che dal papà ha ereditato la passione per la fotografia tanto da trasformarla a sua volta in un lavoro. "Ricordo che da bambino lo seguivo sempre, lui con al collo la sua Hasselblad e io con la mia Rollei, per fotografare i quartieri". Nato alla Macedonio Melloni il 17 agosto del 1935, nel 1958 si è iscritto al corso di fotografia dell’Umanitaria e ha subito capito che quella era la sua strada: due anni dopo è diventato assistente nello stesso istituto e ha iniziato l’attività nel campo della fotografia commerciale e industriale. Nel 1967 è stato tra i fondatori dell’Istituto d’Arte di Monza. Dal 1998 si è dedicato alla fotografia documentaristica e di ricerca, raccogliendo nei suoi lavori luoghi, paesaggi e architetture in diverse parti del mondo, in particolare in Iran ma anche nello Yemen e sulle Dolomiti.

"Papà lavorava per esprimere la sua arte. Ricordo per esempio le sue fotografie della Milano anni Settanta, in bianco e nero, che stampava su tela per poi intervenire cromaticamente con pennarelli, chine e tempere. Un uso espressionista del colore". Si è spento martedì all’ospedale Sacco per una malattia che non gli ha lasciato scampo. "Fino a settembre papà stava bene ed era attivo anche professionalmente. Una decina di giorni fa – fa sapere il figlio – ha festeggiato in ospedale il 55esimo anniversario di matrimonio con mia madre, Elena, che ha 84 anni. Medico in pensione. Papà era un uomo dalle passioni forti e tenaci. Aveva una tempra formidabile e la battuta sempre pronta. Nell’ultimo periodo della sua vita ha imparato a fidarsi pienamente delle altre persone. Ho il privilegio di essere stato una di queste".

 

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