Slitta a fine mese il termine per consegnare la perizia cinematica sull’incidente costato la vita al diciannovenne egiziano Ramy Elgaml, passeggero del TMax uscito di strada in via Quaranta la notte del 24 novembre al termine di un lungo inseguimento con i carabinieri. Il consulente della Procura, l’ingegner Domenico Romaniello, ha chiesto una proroga per completare il lavoro di approfondimento sugli ultimi secondi che hanno preceduto lo schianto: gli accertamenti si concentreranno sul palo del semaforo contro il quale si è schiantato Ramy e abbattuto dopo qualche frazione di secondo dalla Giulietta del Radiomobile. L’obiettivo è capire se ci sia stato un contatto tra i due veicoli ed eventualmente quando sia avvenuto, se in prossimità del marciapiedi o (come si evince dalla relazione della polizia locale) prima dell’incrocio con via Ripamonti. Intanto, ieri la gip Marta Pollicino ha accolto la richiesta della Procura di processo con rito immediato per il conducente del TMax, il ventiduenne tunisino Fares Bouzidi, accusato di resistenza a pubblico ufficiale.
CronacaMorto dopo la fuga. Slitta a fine mese la perizia cinematica