Milano, è morto Carlo Borsani, ex assessore regionale e capogruppo di Alleanza Nazionale

Figlio di un gerarca fascista ucciso dai partigiani, militò nel Movimento sociale italiano e divenne membro della direzione nazionale di An

Carlo Borsani

Carlo Borsani

Il mondo della politica lombarda è in lutto per la morte di Carlo Borsani, ex assessore regionale alla Sanità, ex consigliere comunale dell'Movimento sociale italiano a Milano dal 1985 al 1990 nonché ex presidente dell'Istituto Nazionale dei Tumori e dell'Istituto Besta.

Borsani portava il nome del padre, un gerarca fascista, cieco, che fu ucciso dai partigiani in piazzale Susa a Milano il 29 aprile 1945, pochi mesi prima della sua nascita. Gli amici e i compagni di partito ricordano Carlo come un uomo riservato, ironico, si era da anni ritirato dalla vita politica. Alla fine della sua carriera, era stato membro della direzione nazionale di Alleanza Nazionale. Entrato in Consiglio regionale nel 1990, fu nominato assessore alla Sanità da Roberto Formigoni nel 1995, negli anni in cui venne realizzata la riforma sanitaria, ruolo che mantenne per dieci anni fino al 2005. Venne poi nominato a capo dell'INT nel 2006 e dal 2009 al 2011 del Besta.

"L'improvvisa morte di Carlo Borsani lascia un grande dolore e la consapevolezza che è venuto a mancare un uomo, un amico, che senza mai tradire l'amore e il rimpianto per la perdita del padre che non ha potuto conoscere, si è mosso tutta la vita, in politica e nel privato, sul solco di una pacificazione italiana che ha sempre auspicato. Che la terra ti sia lieve Carlo". Così in una nota il presidente del Senato, Ignazio La Russa. Il governatore lombardo, Attilio Fontana, ricorsa l'ex assessore come "un galantuomo". "Condoglianze e vicinanza ai familiari di Carlo Borsani - ha scritto sui social Fontana, che era presidente del Consiglio regionale negli anni in cui Borsani era in Giunta -.  n galantuomo, un rappresentante istituzionale che nel suo impegno in Regione Lombardia ha sempre dimostrato grande serietà e competenza. Che riposi in pace".

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