Morto Alberto Garutti, grande artista e professore di pittura all’Accademia di Brera

Nato in provincia di Lecco, viveva e lavorava a Milano. Classe 1948, ha realizzato ed esposto opere in tutto il mondo nei contesti più prestigiosi

Alberto Garutti

Alberto Garutti

Milano –  E’ morto l'artista Alberto Garutti. Nato a Galbiate (Lecco) nel 1948, viveva e lavorava a Milano. Artista e docente, insegnava presso lo Iuav di Venezia, Facoltà di Design e Arti. È stato docente alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano e fino al 2013 titolare della cattedra di pittura all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.

Invitato a grandi manifestazioni internazionali, come la Biennale di Venezia nel 1990, la Biennale di Istanbul nel 2001 e la Memory Marathon presso la Serpentine Gallery di Londra nel 2012, è stato spesso chiamato a realizzare opere pubbliche per città e musei: a Gand in Belgio per lo SMAK in occasione della mostra Over the Edges (2000), a Kanazawa in Giappone (2002) in collaborazione con il 21st Century Museum of Contemporary Art, a Herford in Germania per il MARTa Museum (2003), a Mosca per il Moscow Museum of Modern Art nel contesto della mostra Impossible Community (2011) e a Milano nel quartiere di Porta Nuova su commissione di Hines Italia (2012).N

el 2019 Alberto Garutti ha realizzato tre grandi opere permanenti nei pressi di Caorle (Venezia), dopo aver vinto nel 2017 un concorso internazionale d'arte indetto da Assicurazioni Generali - Genagricola S.p.A., e all'ideazione di un'opera site-specific per la nuova sede del MAXXI a L'Aquila. Realizza opere permanenti in grado di innescare relazioni e connessioni tra istituzioni pubbliche, private e il tessuto sociale della città. In questo senso si orientano le opere ‘Ai nati oggi’ per le città di Roma, Bergamo, Gand, Istanbul, Mosca e Plovdiv, Piccolo Museion a Bolzano (in collaborazione con Museion), così come a Trivero con l'opera pensata per la Fondazione Zegna nel 2009, a Cagliari per la sede di Tiscali nel 2003, ad Anversa con l'opera Tutti i passi, negli spazi dell'aeroporto di Malpensa e della stazione Cadorna a Milano, in piazza di Santa Maria Novella a Firenze e al LAC di Lugano. 

Protagonista di varie mostre personali in gallerie private, Garutti ha esposto in molte sedi in Italia e all'estero, tra le quali Galerie Paul Maenz a Colonia, Galleria Minini a Brescia, Magazzino d'Arte Moderna a Roma, Studio Guenzani e Galleria Marconi a Milano, Buchmann Galerie a Lugano e Berlino, Galleria Massimo De Carlo a Milano, Cassina Projects a New York. Numerose le collettive negli spazi pubblici, dove Garutti ha esplorato la relazione tra arte, città e paesaggio: significativi in questo senso i casi di Arte all'Arte (edizioni 2000 e 2005) e Luna Park a Villa Manin di Codroipo (2005) a cura di Francesco Bonami.

Nel 2008 ha partecipato alla mostra Italics. Arte italiana fra tradizione e rivoluzione 1968-2008 presso Palazzo Grassi a Venezia e in seguito al Museum of Contemporary Art di Chicago. Inizialmente presentata presso la Fondazione Remotti di Camogli, la sua opera Temporali è stata installata al MAXXI di Roma nel 2009, parte del ciclo espositivo Dialoghi con la città, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino nel 2010, al Vitra Design Museum nel 2013, alla Triennale di Milano nel 2015, a Palazzo Cusani di Milano nella mostra I'll Be There Forever sempre nel 2015 e nella mostra Intuition a Palazzo Fortuny di Venezia, evento collaterale alla Biennale del 2017.

Tra le mostre collettive più recenti si ricordano: Punto di Equilibrio. Pensiero spazio luce da Toyo Ito a Ettore Spalletti, MAXXI L'Aquila, L´Aquila (2021); La forma della terra, Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture, Castelbasso, Teramo (2020); PoliArte (L'Arte delle Arti), Galleria Enrico Astuni, Bologna (2019); Sehnsucht, Zoo Zone Art Forum, Roma (2018); La strada. Dove si crea il mondo, a cura di Hou Hanru, MAXXI, Roma (2018); Take Me (I'm Yours), a cura di Christian Boltanski, Hans Ulrich Obrist e Chiara Parisi, Pirelli Hangar Bicocca, Milano (2017) e Villa Medici, Roma (2018); The Raft. Art Is (Not) Lonely, a cura di Jan Fabre e Joanna De Vos, Ostenda (2017); Dieses Werk ist jedem gewidmet, der jetzt den Blick nach oben richtet und schaut a cura di Christina Vegh, Kestner Gesellschaft, Hannover (2017); Incontri con Mario Merz, SMAK, Gand (2016); Brera in Contemporaneo: Fabro Garutti Kounellis Paolini, a cura di Giovanni Iovane, Pinacoteca di Brera, Milano (2015).

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