REDAZIONE MILANO

Morto a 100 anni Nino De Pietro, il fotografo del Neorealismo

Con i suoi scatti in bianco e nero ha raccontato Milano dagli anni '50 agli anni '80, mettendone in luce scorci non convenzionali

Foto d'epoca dei Navigli a Milano

Milano - Il fotografo Nino De Pietro, autore rinomato per i suoi scatti neorealisti in bianco e nero di Milano, è morto all'età di 100 anni. Con la sua Leica, ha girato per Milano tra gli anni Cinquanta e Ottanta, ispirandosi al cinema neorealista italiano di Roberto Rossellini, Vittorio De Sica e Luchino Visconti; un realismo poetico che ha porta Nino De Pietro a osservare il capoluogo lombardo e il suo divenire mettendo in luce scorci non convenzionali, luoghi spesso dismessi resi vivi dai sentimenti dei suoi abitanti: i Navigli e i cortili delle case di ringhiera dove c'erano ancora tracce della Seconda Guerra mondiale, le scritte sui muri, le discariche, le baracche di viale Plebisciti, il vicolo dei Lavandai, sede del suo studio.

Nato a Milano nel 1921, dopo gli studi di Economia all'Università Bocconi di Milano, De Pietro lavora al Banco di Roma tra il 1945 e il 1954. Dal 1954 inizia una lunga collaborazione con la Kodak di Cinisello Balsamo, dove resterà fino al 1982 con la mansione di Photographic Promotion Specialist. Le sue prime esperienze fotografiche avvengono sulla scia delle attività promosse dal Circolo fotografico milanese al quale si avvicina nel 1955. Dal 1956 è membro della Fiap che nel 1962 gli conferisce l'onorificenza Afiap (Artiste de la Federation Internationale de l'Art Photographique) e nel 1979 Esfiap (Excellence pour services rendus à la cause de la photographie). Negli anni seguenti pubblica le sue fotografie, dallo spiccato stile formale, nelle principali riviste specializzate dell'epoca, quali "Popular Photography", "Ferrania", "Progresso Fotografico". Partecipa a concorsi e mostre in Italia e all'estero, ricevendo numerosi riconoscimenti ai Saloni internazionali di fotografia della Kodak a Rochester, Londra, Melbourne, Stoccarda e in occasione delle mostre Fiaf di Torino (1961). Ha spesso adoperato la pellicola Kodak Tri-X Pan per il bianconero e la pellicola invertibile Kodachrome Ektachrome per il colore.

Negli anni '80 apre lo studio nella zona di Porta Ticinese a Milano. Una selezione di sue fotografie è stata inserita nell'esposizione conitineranza internazionale e nel libro "NeoRealismo. La  nuova immagine in Italia 1932-1960", pubblicato nelle edizioni italiana (Admira Edizioni, 2006), spagnola (La Fábrica Editorial, 2007), tedesca (Christoph Merian Verlag / Fotomuseum Winterthur, 2007) e inglese (DelMonico BooksPrestel / Admira Edizioni, 2018). Sue fotografie sono recentemente entrate a far parte della collezione del Metropolitan Museum of Art di New York.