MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Scivola sotto gli occhi del marito: Paola Stefania Baldoni muore in Trentino

L'escursionista milanese ha perso l’equilibrio su un sentiero in Val di Fassa. Deceduta dopo un volo di 60 metri. Gli esperti: tragitto facile su un pendio ripido

Soccorso alpino

Milano - La montagna è stata fatale per Paola Stefania Baldoni, settantatreenne milanese precipitata in un dirupo in Trentino sotto gli occhi del marito durante un’escursione. È morta dopo un volo di una sessantina di metri: secondo una prima ricostruzione ha perso l’equilibrio mentre stava scendendo lungo il sentiero numero 601 che dal rifugio Viel del Pan porta a passo Fedaia in Val di Fassa. La donna si trovava a circa 2.300 metri in un tratto attrezzato con un cordino e a quanto pare è precipitata a valle dopo aver perso l’equilibrio mentre stava tornando alla macchina insieme al marito, che non ha potuto far altro che seguirla con lo sguardo, impotente, finché non l’ha vista sparire dietro le rocce. A quel punto ha potuto solo chiedere aiuto al 112. La salma, recuperata con l’elicottero, è stata ricomposta a Canazei.

A riportare l’accaduto con orari e particolari è Leonardo Pontalti del quotidiano L’Adige: l’allarme del marito è scattato poco dopo le 13.30 di ieri. Gli operatori della centrale unica d’emergenza hanno subito mobilitato il Soccorso alpino dell’Alta Fassa, oltre alle forze dell’ordine e al personale medico e sanitario. È stato poi chiesto immediatamente l’intervento dell’elicottero dei vigili del fuoco permanenti di Trento. L’equipaggio, una volta salito in Valle di Fassa, dopo un breve sorvolo ha individuato l’escursionista alla base di un dirupo. Il tecnico di elisoccorso del Soccorso alpino e l’equipe medica sono stati calati con il verricello nel punto in cui si trovava la donna, che era già morta a causa dei numerosi traumi riportati nella caduta. La salma verrà trasferita in Lombardia. E sempre l’Adige descrive il punto della tragedia come uno dei sentieri più panoramici della zona, con una spettacolare veduta sulla Marmolada, ma che negli anni è stato teatro di numerosi incidenti, parecchi dei quali purtroppo mortali «per la costante esposizione sui ripidi prati sottostanti». 

Un sentiero facile da percorrere, largo, ma che si trova su un pendio molto ripido con parecchi “salti“ anche rocciosi e di altezza considerevole. E basta pochissimo per perdere l’equilibrio e cadere. A settembre del 2018 aveva perso la vita un’altra escursionista scivolata sul sentiero tra il rifugio Viel del Pan e il lago della Fedaia: Marilena Piacenza, settantenne di Boves nel cuneese, inciampata nel tratto finale del sentiero 631 mentre camminava da sola. Precipitata per oltre settanta metri, pure lei è deceduta sul colpo. Più di recente, a novembre del 2020, la stessa fine era toccata a Franco Gelain, di 67 anni, residente in provincia di Belluno. Anche l’uomo stava percorrendo il sentiero di Viel del Pan ed è scivolato sotto gli occhi della compagna, rotolando poi lungo il pendio. La montagna non gli ha lasciato scampo.