
Automedica (Archivio)
Immobile dentro la vasca termale, non respirava più quando lo staff della struttura si è accorto di quel corpo esanime. Era quello di Chiara Spigolon, trentenne del Milanese, che è morta annegata sabato pomeriggio, probabilmente dopo un malore, mentre si trovava nella piscina del centro di meditazioni "Mandali" di Quarna Sopra, della provincia del Verbano-Cusio-Ossola in Piemonte.
E’ una struttura affacciata sul Lago d’Orta che dal 2017 ha preso il posto del vecchio hotel Belvedere. Per la ragazza, che era arrivata venerdì, quello era il primo giorno di relax "pieno". Ma il suo weekend è finito in tragedia. Immediata la richiesta di aiuto da parte del personale: quando i soccorritori sono arrivati sul posto, con un’automedica con base a Gravellona Toce e l’ambulanza dei Volontari del soccorso di Omegna però, per la trentenne non c’era più nulla da fare. Era già morta. Nel centro di meditazione sono arrivati subito anche i carabinieri di Omegna che hanno avviato le indagini per fare chiarezza sulla morte della giovane. E’ stato ascoltato il personale della struttura e, stando a quanto emerso finora, gli investigatori propendono per l’ipotesi malore, che sarebbe all’origine del decesso in acqua.
La turista si era concessa un fine settimana nella struttura, da sola, senza familiari né conoscenti, decidendo di usufruire proprio in questi giorni di un regalo di alcuni amici: un coupon da utilizzare in un centro termale per prendersi cura di sé e trascorrere qualche giorno di relax, approfittando del graduale "ritorno alla normalità" dopo le chiusure dovute al Covid e, immaginiamo, ritagliandosi un momento di pausa dal lavoro e dai rumori della città.
Sabato dopo pranzo, verso le 14, aveva scelto di entrare in sauna e poi si era immersa nella vasca, alta poco più di un metro, quando in base a una prima ricostruzione dei fatti si è sentita male scivolando dentro e annegando. Ancora da capire quanto tempo sia rimasta senza poter respirare. Troppo. Perché la trentenne non ce l’ha fatta. Ad accorgersi che la ragazza era immobile, con il volto sott’acqua, è stata un’altra cliente che ha lanciato subito l’allarme. La sua morte ha lasciato sotto choc ospiti e staff della struttura, di proprietà della fondazione olandese Yossum, che è frequentata anche da molti turisti stranieri. Anche loro in cerca di relax in un luogo con vista lago.