REDAZIONE MILANO

Ospite del Pat morta per infezioni da piaghe, Procura apre indagine

La donna, 78 anni, è deceduta al Fatebenefratelli. L'avvocato della famiglia accusa la Rsa: "Abbandonata, senza assistenza"

Il Pio Albergo Trivulzio

Milano, 1 giugno 2020 -  Ospite al Pio Albergo Trivulzio di Milano, un'anziana di 78 anni è morta il 21 maggio scorso, dopo essere stata ricoverata il 19 maggio al San Giuseppe e il 20 al Fatebenefratelli, dove è deceduta per setticemia "causata da piaghe da decubito andate in necrosi, perché abbandonata, senza assistenza" nella Rsa.

È quanto ha denunciato il legale del fratello della donna, l'avvocato Alberto Tucci, e ora la Procura di Milano ha aperto un'indagine per omicidio colposo. In una conferenza stampa il legale ha mostrato le foto delle "profonde piaghe" sul cadavere. Il documento presentato dal fratello reca l'accusa di lesioni gravissime, ma la procura di Milano ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti, disponendo l'autopsia. Il fascicolo è affidato ai pm Mauro Clerici e Francesco De Tommasi, all'interno del dipartimento tutela della Salute, guidato dall'aggiunto Tiziana Siciliano.

"È evidente che le piaghe da decubito si sono formate in data successiva al 5 marzo, quando i parenti non hanno più potuto accedere alla struttura per l'emergenza Covid, e che sono state causate dalla "mancanza assoluta di assistenza medica-infermieristica". Lo scrive nella  denuncia, depositata alla Procura di Milano, il fratello della 78enne ospite del Pio Albergo Trivulzio morta il 21 maggio per setticemia al Fatebenefratelli, dove era stata ricoverata d'urgenza due giorni prima. Fino al 5 marzo, quando il fratello per l'ultima volta ha potuto vedere la donna, "mia sorella - si legge nell'atto - non presentava piaghe da decubito" che, poi, si segnala nella denuncia, "sono andate in necrosi". E ciò potrebbe aver causato lo "shock settico".

Nell'atto il fratello, assistito dal legale Alberto Tucci, spiega di aver saputo per la prima volta, l'11 maggio, da un medico al telefono che la sorella presentava "lesioni in necrosi". E di aver inviato una diffida ai vertici del Pat (il dg Giuseppe Calicchio è indagato nella più ampia inchiesta sulle morti nella casa di riposo). L'uomo ha messo nero su bianco  anche di aver più volte chiesto notizie sulle "condizioni" della sorella, senza "alcun riscontro". Nei giorni scorsi ha deciso di sporgere denuncia contro "il personale medico" che "aveva in cura" l'anziana, contro la direzione sanitaria, la direzione generale e lo stesse ente.