REDAZIONE MILANO

Monitoraggio e aiuto ai dimessi L’Asst Rhodense in prima linea

Progetti di ricerca sulle eventuali conseguenze lasciate dal virus

Tre mesi in prima linea nella cura dei malati Covid-19, l’Asst Rhodense continua il suo impegno e partecipa a progetti di ricerca. Con oltre mille ricoveri per Covid 19 negli ospedali di Garbagnate e Rho, l’Asst Rhodense è stata una delle aziende che ha gestito un gran numero di pazienti positivi della provincia di Milano. Persone che devono essere monitorate anche dopo la guarigione per comprendere gli effetti post infezione, da qui la collaborazione con specialisti di altre Aziende regionali per studiare i risultati della pandemia e contribuire alla ricerca di eventuali conseguenze derivate dal virus.

"Al fine di raggiungere obiettivi in tempi utili alla gestione dell’epidemia, è stato quanto mai necessario far convergere gli sforzi dei ricercatori e coordinarsi verso risultati comuni evitando duplicazioni di progetti simili e dispersione di risorse", spiega John Tremamondo (nella foto), responsabile Ufficio Affari scientifici e Sperimentazioni dell’Asst Rhodense.

Gli obiettivi sono quelli di fornire strumenti standardizzati e basati su evidenze scientifiche per la gestione clinica dei pazienti, per l’organizzazione dell’attività ospedaliera ed extraospedaliera, usando anche modelli innovativi a supporto delle attività di sorveglianza, prevenzione e controllo anche nella fase post pandemia. E così tra i progetti della Regione cui l’Asst partecipa attivamente c’è quello dell’Asst Niguarda relativo al monitoraggio e supporto clinico domiciliare per pazienti dimessi dopo infezione da Covid-19 e quello della Fondazione Policlinico San Matteo di Pavia sull’utilizzo di Web Data e Artificial Intelligence come strumento di valutazione d’impatto e predizione scenari futuri dell’epidemia.

Roberta Rampini