
Purtroppo anche questa estate registra un crescendo di violenza e molestie
Milano, 22 giugno 2015 - Responsabile e parte civile nello stesso processo. Succede al Comune di Milano in un caso riguardante un insegnante di arte accusato di molestie nei confronti di alunne di 11 e 12 anni in una scuola media. Il Comune è stato infatti citato come responsabile civile per "i danni patrimoniali e non patrimoniali" dalle presunte vittime del docente 62enne. Al tempo stesso si costituito parte civile contro l'uomo. Significa che, in caso di condanna di M.M., queste le iniziali del nome del prof., il Comune dovrà partecipare in solido con lui ai risarcimenti dei danni provocati. Allo stesso tempo però potrebbe vedersi riconoscere un risarcimento da parte dello stesso imputato.
Assistita nelle due diverse vesti processuali da due diversi legali, il paradosso è che stamani in qualità di parte civile l'amministrazione si è associata alla richiesta di rinvio a giudizio del professore, mentre come responsabile civile ha dichiarato di ritenere che le prove raccolte non siano sufficienti per il rinvio a giudizio.
Davanti al giudice per l'udienza preliminare Cristina Di Censo il professore è accusato di violenza sessuale reiterata aggravata dall'età delle vittime, infraquattordicenni; dall'averla commessa all'interno di una scuola; nei confronti di persone sottoposte a limitazione della libertà personale; e con abuso di potere, in concorso con l'insegnante di sostegno che risponde dello stesso reato perché, raccogliendo le lamentele delle quatto ragazzine e assistendo a sua volta alle molestie, invece di denunciare il collega, le avrebbe invitate al silenzio. Davanti a Di Censo, inoltre, è imputata la preside della scuola che invece risponde di rivelazione di segreti inerenti a un procedimento penale perché, avvisata dalla polizia durante le indagini della necessità di installare telecamere nascoste nell'aula, ne ha informato il corpo docenti, svelando che erano in corso gli accertamenti. M.M. ha chiesto di essere interrogato e nella discussione il suo difensore, l'avvocato Gabriele Fuga, ha cercato di minimizzare, sostenendo che il procedimento riguarda tre "pacche" sul fondoschiena. La preside ha invece chiesto di accedere al giudizio abbreviato che sarà discusso nel pomeriggio. La decisione di Di Censo, sulle richieste di rinvio a giudizio per i due insegnanti e sulla sentenza da emettere nei confronti della preside, è attesa per l'8 luglio.