MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Milano, non si rassegnava al “no” della ex collega: il giovane molestatore arrestato in pieno centro

Il filippino, 23 anni, era stato licenziato da Victoria’s Secret proprio per il suo comportamento nei confronti della ragazza di cui si era invaghito

L'arresto in pieno centro del giovane filippino

L'arresto in pieno centro del giovane filippino

Milano, 21 marzo 2024 – Non si rassegnava al "no" di una (ex) collega e ieri, poco dopo mezzogiorno, si è presentato per l'ennesima volta davanti al Victoria’s Secret di Galleria del Corso 4 sperando di individuare la giovane che lì lavora, per parlarle. Lei non c'era. Ma la responsabile dello store, che sapeva la storia, ha subito chiamato il 112.

L'arresto dello stalker in pieno centro
L'arresto dello stalker in pieno centro

Alla fine lo stalker, 23enne filippino, che non solo era stato licenziato per il suo comportamento molesto ma aveva anche avuto l'ammonimento del questore un mese fa, è stato arrestato dalle Volanti dell'Upg in corso Vittorio Emanuele. In base a quanto ricostruito, il giovane si era invaghito della ragazza dopo averla conosciuta sul posto di lavoro, iniziando a importunarla nonostante il rifiuto di lei.

Per la giovane commessa, quella presenza era diventata una persecuzione costante: riceveva continue richieste e messaggi. I superiori avevano preso provvedimenti intimando al 23enne di non andare oltre il rapporto di lavoro. Ma così non è stato e per lui è scattato il licenziamento.

Poi l'ammonimento del questore. E quando ieri mattina si è presentato davanti alla boutique con il chiaro intento di cercare la ragazza, la responsabile dello store Victoria’s Secret di Galleria del Corso 4 ha chiamato le forze dell'ordine. Sul posto sono intervenute le Volanti Duomo e Monforte che hanno individuato e bloccato il 23enne, nel frattempo allontanatosi, in corso Vittorio Emanuele all'angolo con piazza Duomo. Una volta in Questura, per lui sono scattate le manette per stalking. Nel frattempo la vittima ha sporto denuncia mostrando alla polizia le centinaia di messaggi ricevuti.