
Sesto Male ci riprova. E lancia un appello per la creazione di un vero piano della mobilità dolce. Il gruppo è nato qualche anno fa dalla volontà di portare l’attenzione sui temi ambientali. Una sorta di "incubatore di idee di sostenibilità" da condividere e realizzare. "È innegabile che la qualità della vita stia peggiorando su tanti, troppi fronti. A Sesto non devi usare la bici, non devi andare a piedi, non devi uscire con un passeggino o una sedia a rotelle. E bisogna andare via in auto, così si libera parcheggio". Al di là del sarcasmo, il gruppo da anni si batte per una città più a misura di ciclisti. "Sul fronte della mobilità è arrivato il momento di costituire un gruppo di lavoro multidisciplinare, che possa occuparsi di un vero piano per la ciclabilità".
Un tavolo "che sia composto da persone con un’esperienza diretta di cosa significa muoversi in città in bicicletta e di come vanno pensate le infrastrutture per favorire una mobilità alternativa alle auto". L’appello è rivolto anche al Comune. "Stiamo parlando di un lavoro di collaborazione tra pubblica amministrazione e società civile, che dovrebbe portare l’esperienza diretta e quotidiana sulla città. Un’esperienza di democrazia partecipata, che crea welfare rigenerativo dal basso. Un messaggio, il nostro, che dedichiamo alle vittime della strada, alle loro famiglie e alla nostra città".
Non solo appelli, ci sono anche richiami all’amministrazione. "In parallelo va ricordato che rimane obbligatorio, per i Comuni sopra i 35mila abitanti, dotarsi di un mobility manager e magari anche di una consulta per la mobilità attiva e l’accessibilità". Ma non solo le uniche lacune sul piano della mobilità dolce. Infatti, resta ancora ferma al palo la nuova bicistazione con il piano di sharing, che avrebbe dovuto partire con il nuovo appalto della sosta, affidato dal Comune ad Apcoa dall’aprile del 2022. Nei programmi, infatti, non c’era soltanto la riapertura della struttura di piazza Primo Maggio con i servizi di manutenzione, riparazione e noleggio delle due ruote, oltre che di deposito. Oltre alla ciclofficina, su tutto il territorio sestese doveva essere attivato il bikesharing. In totale, secondo gli annunci dell’amministrazione, dovevano essere messe a disposizione circa 100 biciclette, distribuite in 67 stazioni fisse dove prendere o lasciare il mezzo a noleggio. Erano anche già state individuate le location: stazione Fs, stazione Marelli, ospedale, piazza Resistenza, università, comando della polizia locale.