"Mio figlio invalido andrà al centro estivo gratuitamente"

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"Mio figlio andrà al centro estivo gratuitamente, come gli altri ragazzini. Io sono piena di gioia". A raccontare il lieto fine è Sabrina Camasso, mamma di Francesco, un ragazzino di 13 anni che ha un ritardo mentale con disturbi dello spettro autistico. Nei giorni scorsi la signora Camasso si era rivolta al Giorno, segnalando che suo figlio fosse rimasto tagliato fuori "in quanto, nel suo caso, avrei dovuto pagare oltre 2mila euro. Così mi era stato detto. Troppo per la nostra famiglia". Ma il giorno dopo è stata contattata dalla Cooperativa che gestisce il centro estivo (organizzato nella scuola secondaria di primo grado di via Salerno, zona Barona), Spazio Aperto Servizi: "Mi hanno spiegato che non era loro intenzione escludere mio figlio. C’è stato un disguido. Francesco potrà frequentare le attività la prossima settimana (da domani, ndr), con tutti gli altri ragazzi. Mi ha contattata la coordinatrice in persona, che si è resa anche disponibile ad aiutarmi per le eventuali future necessità. Ho trovato comprensione, ringrazio gli operatori che si prenderanno cura di mio figlio. E sono contenta anche perché potrò avere un po’ di respiro prima di tornare a lavorare, sono custode in una casa popolare, dopo un periodo di malattia (sono stata operata per un “dermatofibrosarcoma“)". Spazio Aperto Servizi aveva già spiegato su queste pagine che "il campus è realizzato dalla cooperativa all’interno di “Sprint! La scuola con una marcia in più”, con l’obiettivo di contrastare la povertà educativa. Si sviluppa nel quartiere da tre anni, all’interno dell’orario scolastico, extrascolastico e nel periodo estivo".

In particolare "offre corsi sportivi e motori, percorsi dedicati all’affettività e alle emozioni, formativi, consulenze pedagogiche per insegnanti e genitori, sportello di ascolto, camp estivi. Quest’estate i campus sono stati tre. Dal 15 giugno al 22 luglio, dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 16.30 sono offerte attività ricreative e laboratoriali a 120 bambini e bambine, di cui 10 con disabilità anche grave. Numerose sono le famiglie in situazioni di fragilità e vulnerabilità che trovano risposte educative, senza oneri a loro carico". M.V.

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