
L'assessore Lamberto Bertolè e il sindaco Giuseppe Sala al Forum Welfare
Milano – Pressing su ministero dell’Interno perché realizzi un hub per la prima accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Accordo con Fondazione Cariplo e Fondazione Con i Bambini per investire altri tre milioni di euro (oltre ai quattro già spesi dal Comune ogni anno) per l’integrazione degli stessi minori stranieri.
Il sindaco Giuseppe Sala e l’assessore Lamberto Bertolè aprono la prima giornata del Forum Welfare 2024 al Base di via Bergognone risollevando il problema degli oltre 1.350 minori stranieri non accompagnati presenti a Milano, cresciuti in un anno e mezzo di 400 unità, rimarca Bertolè: 110 di questi ragazzi per adesso sono ospitati in tre strutture comunali: Casa Jannacci e i centri di viale Sarca e di via Aldini.
Sala racconta che “ieri (mercoledì, ndr) a Roma abbiamo parlato di questi giovani con il ministro dell’Interno Piantedosi. Io ho chiesto di lavorare insieme sul tema: senza un hub di prima accoglienza è difficile fronteggiare questo problema. Se mettiamo questi ragazzi – il 97% maschi dai 16 ai 18 anni – nelle nostre strutture, con adulti che fanno un certo tipo di vita solitaria da anni, non possono prendere un esempio positivo. Mentre si tratta di giovani che posso essere recuperati. Il luogo dove realizzare l’hub? No, ancora non c’è. Purtroppo siamo in ritardo e anche lo Stato è indietro”.
Bertolè, intanto, aggiunge: “La città è chiamata ad occuparsi di minori stranieri non accompagnati. Per questo, in assenza di risposte da parte del governo che vadano nella direzione di un’equa redistribuzione, abbiamo chiesto e ottenuto la collaborazione di Fondazione Cariplo e Fondazione Con i Bambini per allargare la nostra capacità di accoglienza”. Marco Rossi Doria, presidente di Con i Bambini, spiega il progetto nei dettagli durante il Forum Welfare: “Vogliamo impegnarci, investendo tre milioni di euro (1,5 milioni da Con i Bambini e 1,5 milioni da Fondazione Cariplo) su alcune linee di intervento: potenziare la disponibilità dei luoghi di accoglienza presenti in città, rafforzare le equipe multidisciplinari, lavorare per intercettare tutti quei ragazzi che non vogliono farsi agganciare, scappano dalla comunità e vivono in strada”.